«Abbiamo convocato per lunedì 4 febbraio tutti i Direttori generali delle Asl per velocizzare le procedure concorsuali delle figure professionali inserite nel fabbisogno delle Asl, ma il Governo non ci aiuta. Il combinato disposto della bocciatura del tetto di spesa del personale del Sistema sanitario nazionale e Quota 100 rischiano di arrecare un grave pregiudizio all'erogazione dei Livelli essenziali di assistenza (LEA). Nel Lazio siamo impegnati assieme alle OO.SS.nel più grande percorso di stabilizzazione a livello nazionale». L'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato corre ai ripari contro il rischio di perdere numerosi lavoratori del settore. Uno studio della Cgil ha infatti allarmato la Regione Lazio. «Fino ad ora si sono svolte oltre 300 procedure concorsuali con trasformazione dei contratti da tempo determinato in contratti a tempo indeterminato per oltre 1.800 lavoratori - spiega l'assessore - Il nostro piano di assunzioni prevede 5 mila unità nei prossimi anni. E' in corso inoltre uno tra i principali concorsi per la selezione di infermieri a livello nazionale con azienda capofila il Sant'Andrea che fino ad oggi conta 26 mila domande a testimonianza della grande richiesta e delle grandi aspettative da parte dei professionisti. Sulle politiche per il personale il Governo deve invertire la rotta. Pensare di utilizzare parametri di 15 anni fa è semplicemente anacronistico».

Come detto è stata la Fp Cgil a lanciare l'allarme occupazione, questa volta per la sanità pubblica. Nel Lazio, dal 2001 al 2016 si è già perso oltre il 10% del personale medico e del comparto sanitario, quasi il doppio della media nazionale. Oggi entrano nella fascia d'età 58-67 oltre 17.500 persone, tutti destinati a uscire nei prossimi 10 anni. 2500 circa sono state le uscite tra il 2016 e il 2018 e - secondo le stime elaborate dalla Fp Cgil di Roma e Lazio prima dell'entrata in vigore dell'opzione quota 100 - altri 7.500 sono destinati alla pensione nel quinquennio 2018-2023. Numeri da rivedere al rialzo, per effetto di quota 100 e per il superamento dei vincoli della legge Fornero, che per qualche anno ha posticipato le uscite.