Continua giovedì mattina davanti al Consiglio di Stato la battaglia sul servizio dei rifiuti a Latina. Si discute infatti in secondo grado il ricorso della società De Vizia spa che chiede l'annullamento degli atti di revoca del bando indetto dal Commissario straordinario per avviare una modalità di gestione in house tramite la costituzione della società pubblica Abc. Di conseguenza lo stesso ricorso chiede l'annullamento degli atti consequenziali, dalla costituzione allo statuto a tutte le altre azioni poste in essere per avviare il servizio.
In primo grado il Tribunale di Latina aveva rigettato tutte le eccezioni di legittimità sollevate dalla De Vizia, poiché ha riconosciuto la piena autonomia dell'ente a scegliere se gestire un servizio essenziale di sua competenza tramite affidamento a terzi oppure se mettere in campo sinergie proprie con la spa pubblica.De Vizia ha impugnato quella sentenza e insiste per l'annullamento degli atti aggiuggendo dell'altro, ossia una descrizione dell'andamento economico del servizio e della gestione attuata tramite Abc.
Quest'ultima, a sua volta, si è costituita nel giudizio, accanto al Comune ovviamente, con una memoria che difende la legittimità degli atti amministrativi che hanno dato vita alla società, lo statuto e naturalmente gli esiti della gestione.