Sono mille e da anni cercano di rendersi visibili nel mondo di fantasmi cui sono relegati. Si tratta dei lavoratori delle cooperative sociali, operatori che seguono bambini con disabilità, anziani, malati, curano il trasporto scolastico e le attività pomeridiane di studenti con gravi difficoltà familiari.

La stragrande maggioranza di questi lavoratori trasla da una società all'altra quando cambiano gli appalti e contratti di affidamento degli enti pubblici, sono i precari tra tutti i precari ma senza di loro l'intero apparato dei servizi sociali si bloccherebbe.
Ieri hanno fatto sentire le loro ragioni nel sit in a Roma organizzato dalla UilTucs nazionale a sostegno della trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro scaduto da sei anni. Gli incontri per arrivare a chiudere il nuovo contratto sono in una fase delicata e per questo si è mantenuto vivo il presidio nella capitale.