Un groviglio di incroci, bivi e direzioni che da anni dà luogo a una incredibile baraonda. Una segnaletica orizzontale «quanto mai confusa e inadeguata a gestire la molteplicità dei punti di conflitto», e una «prolungata persistenza di situazioni di congestione, soprattutto nei mesi estivi». Ci vorrebbero tanti soldi e un progetto urbano che guardi ai prossimi 100 anni per cambiare le sorti e il volto di piazza XX aprile, zona urbana strategica di collegamento dei principali poli di interesse della città, dal centro storico alto al mare. A dirlo, anche se fra le righe, il Comune nel progetto esecutivo di restyling dell'area. Sarà dunque a quanto pare assai limitato l'apporto degli interventi di riqualificazione aggiudicati per un importo di circa 300 mila euro alla società Vima srl di Spigno Saturnia, al miglioramento di mobilità e al traffico.

Nella relazione si prende atto del fatto che una «valorizzazione globale» richiederebbe «la preliminare risoluzione di una serie di problematiche preesistenti nell'area». Che sono «da una parte una poco razionale gestione del traffico, dall'altra la carenza nell'area di un numero di posti di sosta». Per i parcheggi non c'è problema, si punta a una «massimizzazione dei posti auto». Ma resta «una molteplicità di intersezioni di flussi» che invece si potrà solo riorganizzare. Troppi gli sbocchi Da piazza Antonelli: via Badino, via Roma e via Appia, via Posterula e via Fratelli Bandiera. E al contempo convergono in direzione opposta veicoli ancora da via Appia e via Roma, via Posterula, l'interno dell'ex autolinee, la zona delle Capanne e via Badino, oltre che da via Ponte Rosso. Un ingorgo impossibile. Il Comune lo dice chiaro: vada per segnaletica e restyling dell'arredo urbano, ma poi bisognerà scegliere: o più parcheggi o rivisitazione del traffico veicolare. «In quanto le soluzioni per le due problematiche sono parzialmente in contrasto fra loro, vale a dire che la razionalizzazione risolutiva dei traffici veicolari necessita una quantità di spazio che necessariamente sarebbe sottratto sia alla destinazione di parcheggio, sia di sosta pedonale». E dunque si opta per le soste e «in generale alla riqualificazione urbana dell'area, limitandosi alla riorganizzazione del traffico dello stato di fatto». Nessuna modifica dei tracciati viari. Solo più parcheggi.