A Latina la cittadella giudiziaria è uno degli esempi più illustri di sperperi rimasti a simboleggiare l'utilizzo sbagliato di fondi pubblici, un destino condiviso con l'Intermodale, l'Slm o le Terme di Fogliano e altri ruderi di un ventennio di opportunità negate, di investimenti e soldi sfumati, Una involuzione progressiva che segna il presente della città con opere che potrebbero decollare, ma restano invischiate in dinamiche che non si scrollano di dosso il passato recente. Sulla cittadella, il cui dibattito torna in auge ciclicamente, recentemente si sono espressi l'Ordine degli avvocati e il consigliere comunale prossimo al Senato Nicola Calandrini. Calandrini chiede che l'opera sia realizzata interamente e senza compromessi e che l'ente non si lasci scappare l'opportunità offerta dall'Inail, con sei milioni messi a disposizione, grazie alla manifestazione di interesse per le iniziative immobiliari di elevata utilità sociale nell'ambito dei piani triennali di investimento dell'istituto. Ma il Comune sembra avere le idee chiare su un percorso da fare. A spiegarne la posizione dell'ente è l'assessore ai lavori pubblici Emilio Ranieri che ha sempre ricordato al provveditorato di fare la sua parte. «Il provveditorato del Lazio in un incontro recente ci ha comunicato di avere a disposizione circa 2 milioni di euro stanziati dal Governo nel dicembre scorso. Il provveditorato alle opere pubbliche è la stazione appaltante e l'onere dell'opera compete a lui, il nostro ruolo in questa vicenda è di facilitatore di un dialogo che ci porti a raggiungere l'obiettivo di completare la cittadella giudiziaria. Ora aspettiamo la comunicazione formale e scritta di questo passaggio». E' chiaro che i due milioni, da soli, serviranno a poco, ce ne vogliono almeno nove per completare la parte della nuova Procura, ma intanto serviranno a mettere in sicurezza il cantiere e a svolgere i lavori di piccola e grande manutenzione necessari per non far ammalorare l'opera che ha 14 anni di gestazione sulle spalle. Con i soldi a disposizione il provveditorato potrebbe adeguare il progetto puntando nel frattempo a trovare ulteriori risorse per far ripartire l'opera. 19,5 milioni di euro era la somma del progetto esecutivo cantierato con prezzi riferiti al 2002. Finora sono stati spesi 13 milioni di euro sui venti preventivati, 2 milioni dal Comune di Latina, 8 del progetto iniziale dal ministero della giustizia attraverso il provveditorato alle opere pubbliche e altri 3 assegnati in seguito e sempre dal Ministero. Dunque il Comune aspetta le prossime azioni e spera che i ministeri riescano a destinare ulteriori risorse per completare il polo della giustizia. E' per questo che l'ipotesi Inail, per ora, viene considerata "di riserva", come spiega l'assessore. «I rappresentanti Inail erano presenti all'incontro al Provveditorato – spiega Ranieri – la loro operazione è completare una parte dell'opera e affittarla a un canone fissato dalla legge finanziaria, ma la teniamo in stand by perché sembra che il Ministero voglia concludere l'opera e farla sua. L'interesse del Comune è quello di tutti, che l'opera sia finita e consegnata al settore giudiziario».