Per oltre un anno e mezzo hanno lavorato senza retribuzione o con buste paga sfasate, poi finalmente la svolta con l'avvio di un nuovo contratto, ma adesso arriva una nuova batosta per gli addetti alle pulizie nelle scuole pubbliche, circa 500 in tutta la provincia di Latina.
Come si sa a metà febbraio è stata aggiudicata la gara ponte e c'è stato il passaggio dei lavoratori al nuovo aggiudicatario. Ma nel frattempo l'Ispettorato del lavoro di Latina ha riscontrato e contestato alle società che avevano l'appalto fino a febbraio (ossia Maca e Servizi Generali, selezionati sulla piattaforma Consip e al centro di numerosi esposto), oltre al mancato pagamento degli stipendi, l'evasione contributiva ed addirittura il ricorso a manodopera in nero.
«Le lavoratrici e i lavoratori che si occupano di pulizia nelle scuole non trovano pace - sottolinea la Filcams Cgil in una nota - e sono stanchi di essere vittime di accrocchi burocratici e legali che permettono a società che non pagano stipendi e contributi di poter continuare a gestire appalti pubblici. Iniziamo a chiederci quando la legge verrà correttamente applicata per far valere i loro diritti di fronte a tali gravi fatti, che non ledono solo loro ma anche tutto il sistema degli appalti pubblici, delle scuole nello specifico e delle imprese che operano correttamente».
Il nodo al centro delle critiche è il nuovo ricorso al Tar presentato dai vecchi affidatari, ossia dagli stessi soggetti cui l'Ispettorato contesta gravissime omissioni.
Non si può escludere a questo punto una ripresa delle proteste dei lavoratori che, peraltro, adesso devono recuperare i versamenti contributivi omessi.