Sarà una ditta di Nettuno a realizzare il palazzo con i 28 alloggi di edilizia popolare in località Eschieto, al centro di una vicenda che va avanti dal 2012 e che ancora non ha conosciuto una conclusione.

In particolare, dopo la risoluzione del contratto con la ditta che si era aggiudicata la gara d'appalto nel 2014, avvenuta a ottobre dell'anno scorso, il Comune ha deciso di scorrere la graduatoria delle aziende partecipanti al bando, aggiudicando l'appalto alla terza classificata in virtù del fallimento della ditta di Pomezia arrivata seconda.

Alla Srl nettunese, dunque, spetterà l'onere e l'onore di realizzare il progetto esecutivo e di mettere in atto i lavori per un ammontare che supera i due milioni e 300mila euro.

La ditta locale ha accettato l'appalto dopo aver analizzato tutti gli atti relativi alla vicenda, inclusi quelli del contenzioso con la precedente ditta e le progettazioni preliminari dell'edificio che dovrà ospitare le case popolari.

A dicembre, tra l'altro, la stessa azienda ha dichiarato «di aver accuratamente esaminato tutta la documentazione e le condizioni di esecuzione dell'appalto», e «di non aver obiezione alcuna alla realizzazione dell'opera, che si asterrà dal presentare riserve sia di natura tecnica che di natura economica e che realizzerà l'opera con il ribasso del 2,66%, già offerto dalla precedente assegnataria sul prezzo a base di gara».

Alla luce di tutto ciò, lo scorso 11 marzo, il dirigente dell'Area tecnica ha affidato l'appalto alla ditta di Nettuno, individuando anche le somme che saranno stanziate in suo favore, già presenti sul Bilancio comunale: per i lavori veri e propri saranno necessari 2.195.587,13 euro, per gli oneri relativi all'attuazione dei piani di sicurezza saranno stanziati 152.427,21 euro, mentre per la progettazione esecutiva verranno corrisposti 32.036,58 euro.