"Tutti gli atti che hanno portato alla costituzione di Abc devono essere votati nuovamente in Consiglio comunale, dopo aver ottemperato a quanto deciso dal Consiglio di Stato. Continuare a approvare atti fondamentali per il destino dell'azienda rischia di fare solo danni ulteriori". Il senatore Nicola Calandrini, coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia e capogruppo in Comune, interviene a commentare la sentenza del Consiglio di Stato che ha accolto in parte il ricorso presentato dalla società De Vizia sull'annullamento della gara europea dei rifiuti.
"Il Consiglio di Stato ha sentenziato l'illegittimità della "determina n. 1142 del 13 luglio 2017, adottata per l'annullamento" della determinazione n. 779 del 23 maggio 2016, con la quale il Comune di Latina, nel periodo della gestione Commissariale aveva approvato gli atti di gara. Il motivo è che il Comune ha "provveduto a concludere il procedimento senza permettere ai concorrenti interessati, ai quali pure aveva dato avviso dell'avvio del procedimento e del cui interesse qualificato e differenziato era, dunque, pienamente consapevole, di interloquire in alcun modo".
Questo, tradotto in parole semplici, sta a significare che la determina di annullamento della gara per l'affidamento del servizio di gestione dei rifiuti non esiste più e che quindi occorre ricominciare dall'inizio, seguendo un percorso che sia rispettoso delle regole dei procedimenti amministrativi. Tentare di sminuire la portata di questa Sentenza e orientare diversamente l'opinione di chi è chiamato ad assumere ulteriori decisioni su questo argomento non risponderebbe all'interesse della collettività amministrata, prima ancora che alle corrette regole di amministrazione. E' indubbio che è stato minato, nel suo presupposto logico-giuridico-amministrativo, l'atto deliberativo, dell'agosto 2017, con cui è stata costituta l'Azienda Speciale, che era l'annullamento della gara per l'esternalizzazione del servizio. Basta leggere la delibera consiliare.
Continuare con l'approvazione di atti fondamentali che riguardano l'ABC in questa situazione, può solo comportare il passaggio dalla stratificazione degli errori alla determinazione del danno. E' arrivato il momento della verifica tecnica di ciò che è stato fatto, del parere di conformità degli atti alle norme, dell'ascolto di chi ha sempre dato contributi costruttivi per l'interesse generale, e di non continuare in una corsa solitaria - sotto l'effetto della forza dei numeri di maggioranza - e fermarsi prima di rischiare di schiantarsi contro il muro delle illegittimità derivate che porterebbe solo alla conta dei danni".