Dal ministero dell'Ambiente ancora nessun segnale sulla nomina del presidente del Parco nazionale del Circeo. Una situazione di stallo dopo la bocciatura in commissione del nome di Antonio Ricciardi, già generale dell'Arma dei carabinieri, e la spaccatura "sul metodo" fra Lega e Movimento 5 Stelle. Ad oggi il posto che è stato di Gaetano Benedetto è ancora vacante. Nel frattempo, però, verrà quantomeno individuato il vicepresidente. E, salvo colpi di scena, si tratterà del consigliere comunale di San Felice Circeo Vincenzo Cerasoli.
L'atto finale di un'odissea burocratica che va avanti da mesi. Il 26 marzo 2018, il ministero aveva scritto sostenendo che, a causa di un procedimento penale a carico di Cerasoli, sussistevano le cause di inconferibilità dell'incarico. Di qui la revoca della nomina precedentemente conferita, anche se nel frattempo la situazione processuale era cambiata. Lo ha fatto notare lo stesso legale di Cerasoli, che in una diffida stragiudiziale ha spiegato che i procedimenti penali sono tutti definiti o con formula "il fatto non sussiste" o per "intervenuta prescrizione". Alla luce di ciò, il ministro ha provveduto a formalizzare la nomina di Vincenzo Cerasoli.
Ora il Consiglio Direttivo del Parco ne prenderà atto il 10 aprile, ore 15,30, quando si riunirà in seduta straordinaria. Undici i punti all'ordine del giorno, tra i quali figurano l'insediamento del consigliere Cerasoli e la nomina del vicepresidente. Carica che, come accennato, dovrebbe andare proprio a Vincenzo Cerasoli. Oltre a ciò, si parlerà pure di un protocollo d'intesa con Ponza per la gestione dell'isola di Zannone. Un tema "caldo" che ha già suscitato le ire dell'ex sindaco Vigorelli.