Per il secondo anno consecutivo la tassa sui rifiuti Tari per i cittadini di Latina non aumenterà e conserverà alcune caratteristiche, che vanno nella direzione di favorire sfere delicate come il sociale e strategiche come il turismo. Eppure nel consiglio comunale che ha approvato sia il Pef del servizio di igiene urbana sia le tariffe Tari, l'opposizione ha avuto da ridire, obiettando che il calcolo dei coefficienti k non era stato adeguatamente condiviso. Questo perché la delibera già perfezionata è arrivata in tempi stretti in commissione quando i consiglieri di minoranza avrebbero voluto avere il tempo di emendarla e condividerla. L'assessore al bilancio Gianmarco Proietti rivendica la bontà del lavoro fatto pur spiegando che dal prossimo anno l'anno sia faranno più commissioni su questo tema. «Sono variate le voci singole del Pef a causa dell'aumento dell'indifferenziato, ma non la Tari che ha recepito le indicazioni di prevedere costi minimi per famiglie numerose dai tre figli in poi per le utenze non domestiche, e per associazioni solidali e attività turistiche per le utenze non domestiche. Capisco la richiesta dell'opposizione, è sempre salutare pretendere una maggiore condivisione, però diciamo che se gli unici rilievi sono questi ne vado fiero rispetto a tempi dove i consigli comunali, in questa città, approvavano a scatola chiusa tariffe illegittime». Il riferimento è alla Tia1 2006-2010 riscossa illegittimamente dalla Latina Ambiente e che fu approvata nel consiglio comunale del 30 maggio 2006 due mesi dopo che quella tariffa era stata abrogata dal Codice Ambientale. Proietti spiega che in attesa di transitare verso la tariffa puntuale nel 2020 (il sistema stabilito dal Governo per cui paghi solo per i rifiuti che produci) ci troviamo ancora in un anno di passaggio: «Noi dobbiamo andare verso la tariffa puntuale che abroga questo sistema, e lo faremo con la modalità del porta a porta». Un terreno scivoloso questo della raccolta porta a porta, legata al mutuo ancora da ottenere, prevista negli obiettivi di Abc e Comune per l'ultimo trimestre del 2018 e slittata di un anno. La consigliera Zuliani ha avanzato il dubbio che gli atti di richiesta alla Cassa Depositi e Prestiti non siano stati ancora neanche presentati dal Comune di Latina. Proietti conferma: «E' vero, ma la spiegazione è tecnica. Per chiedere il mutuo servono alcuni documenti fondamentali, il bilancio previsionale, il piano industriale che è ora al vaglio dell'ultima verifica del gruppo di lavoro prima di arrivare in delibera, e il bilancio consuntivo 2018 di Abc. Il consuntivo è stato presentato nei tempi al collegio dei revisori e poi inviato al Cda che entro il 30 aprile dovrà inviarlo al Comune. Appena il consuntivo sarà approvato in Consiglio presenteremo tutti gli atti alla Cassa Depositi e Prestiti, questi passaggi allungano i tempi ma sono una garanzia fondamentale nell'ottica del controllo, perché dimostrano che tutto passa per il vaglio del consiglio comunale». Che scenario dobbiamo aspettarci, tempi di nuovo impossibili a far partire il porta a porta nell'ultimo trimestre del 2019? «Abc ha liquidità importanti da spendere - dice Proietti - a parte gli 850mila euro già previsti, abbiamo partecipato al bando della Provincia da 11 milioni di euro, che destina incentivi a chi ha prodotto livelli bassi di raccolta differenziata». Proietti è cauto e non si sbilancia: «Il settore rifiuti va monitorato costantemente, mi fa piacere la mano che ha teso nell'ultimo consiglio il senatore Calandrini perché se si lavora insieme, e con il contributo di tutti, si fa bene».