In Piazza del Popolo, come avevamo previsto e anticipato, tengono la posizione e non recedono di un millimetro sul fronte dell'avvocatura comunale.
«Il regolamento approvato è conforme a legge e non contempla alcuna lesione dell'autonomia dell'avvocatura né privazione dei requisiti degli iscritti all'ordine forense - si legge tra le altre cose contenute in un comunicato fiume, steso probabilmente dalla stessa persona che non ha esitato a bacchettare qualche dirigente per via di una presunta prolissità nella predisposizione delle delibere - L'atto in esame configura un adeguamento alla legge ed alle esperienza già fatte nei Comuni italiani».
Affermazioni che non collimano perfettamente con quanto il sindaco, il vicesindaco e il segretario generale si sono detti ieri mattina con il Presidente dell'Ordine degli Avvocati Giovanni Lauretti, che al termine dell'incontro ha spiegato di aver trovato la massima disponibilità da parte dell'amministrazione a modificare alcuni passaggi della delibera che modifica il regolamento dell'avvocatura, passaggi che ostacolano, come già scritto dal Consiglio dell'Ordine forense, l'autonomia dell'avvocatura comunale. «Il testo del provvedimento adottato dalla Giunta va limato - ha spiegato Lauretti - e modificato con la sostituzione di alcune frasi che ad un'attenta lettura potrebbero essere interpretate nel senso di una limitazione dell'indipendenza dell'avvocatura dagli altri uffici».
Ma il «verbo» di Piazza del Popolo si esplicita anche sulla competenza della Giunta a modificare il regolamento, benché nella delibera recentemente approvata sia scritto che per modificare il regolamento approvato dal commissario Nardone bisognerà andare in Consiglio.
E ai big del Comune non è piaciuto nemmeno sentirsi criticare sull'affidamento degli incarichi esterni: «Nel giudizio di revocazione promosso da De Vizia, afferente la gestione del servizio di igiene urbana affidato all'azienda speciale Abc, si precisa che il Comune si è difeso con un avvocato interno».
Ci piacerebbe sapere chi ripianerà, se non lo ha già fatto, il buco di 127 mila euro rilevato dai revisori dei conti nel bilancio di Abc, un buco che corrisponde esattamente agli importi degli incarichi affidati dall'azienda speciale per una difesa che poteva benissimo essere affidata all'avvocatura comunale.
Il fatto
Il tasto dolente dell’Avvocatura: faccia a faccia tra Comune e Ordine
Latina - Ieri l’incontro tra il sindaco e il Presidente dell’Ordine Lauretti: c’è qualcosa da rivedere