L'Europa, i fondi europei e le opportunità dei territori per sviluppare progetti legati alla cultura e non solo. È questo l'argomento che ha provato ad approfondire ieri l'Ugl di Latina attraverso un convegno al Foyer del teatro D'Annunzio. Un dibattito aperto che ha visto la partecipazione, tra gli altri, del sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon, del segretario nazionale dell'Ugl Francesco Paolo Capone e dell'assessore alla Cultura di Latina Silvio Di Francia.
Il convegno si inserisce nella settimana europea della cultura e l'Ugl ha voluto legare l'iniziativa al dibattito in corso per le elezioni Europee mettendo appunto al centro l'unione, senza comunque passare attraverso forme di propaganda elettorale. Al centro dell'attenzione la programmazione dei fondi europei per il periodo 2021-2023, che saranno uno dei primi argomenti che il nuovo Parlamento Europeo sarà chiamato ad affrontare dopo il rinnovo del prossimo 26 maggio.
L'assessore alla Cultura del Comune di Latina Silvio Di Francia ha espresso il proprio favore verso «un convegno sulla cultura e sulle opportunità che essa offre. E' bello il confronto tra posizioni anche diverse». Poi un doveroso passaggio sulla location. «Il Teatro è chiuso, come ben sapete. Decisione per la sicurezza. Ma il teatro è un luogo fondamentale per la città. E voglio restituirlo ai cittadini . È in procinto di essere riaperto».
Il sottosegretario Claudio Durigon non è riuscito del tutto ad uscire dalla modalità "campagna elettorale" e ha centrato il suo intervento proprio sul tema delle prossime elezioni e della necessità di un cambiamento concreto in Europa. «Quella attuale non corrisponde a quella che vogliamo. Stiamo facendo un lavoro importante per far comprendere che la nostra proposta è quella di far diventare davvero l'Europa una unione di popoli e non di potentati economici. Il manifesto di Ventotene, che proprio nella nostra provincia è stato ideato e firmato, è un punto di partenza. Ma nessuno può dire che l'Europa di oggi assomiglia a quella descritta lì sopra. Abbiamo bisogno di regole diverse che siano flessibili e guardino alle differenze che ci sono tra nazione e nazione. Noi lavoriamo per questo». Poi una piccola stoccata all'assessore Silvio Di Francia, che nel suo intervento aveva sottolineato il fatto di non essere di Latina. «Mi spiace che Di Francia non sia di questo territorio ma noi vorremmo classe dirigente di questa città e sarà un impegno su cui inizieremo a lavorare dopo le elezioni del 26 maggio». Poi Durigon passa anche al tema al centro del convegno: «Cultura e territorio sono i temi su cui puntare per rilanciare la nostra provincia. In Europa possiamo e dobbiamo essere protagonisti anche grazie a queste nostre splendide risorse naturali e culturali».
Infine il segretario della Ugl Francesco Paolo Capone ha puntato l'attenzione sulla connessione che lega la cultura, il lavoro e lo sviluppo economico di un territorio. «Io dico sempre che l'Ugl non è solo un sindacato e oggi lo dimostriamo. Noi facciamo in modo di dibattere e confrontarci su una miriade di temi e argomenti. Quello di oggi, su cultura e territorio, credo sia fondamentale perché garantisce a questa provincia un futuro radioso se si punterà su questo settore. L'Italia è una culla di cultura. Il vero problema è riuscire a far diventare rilevante nella regione Lazio tutto ciò che non è Roma. La capitale assorbe risorse e turismo mentre il resto della provincia non ci riesce. Se riusciamo a invertire di poco la rotta, offriamo una chance di rilancio vero a questo territorio».