Latina Bene Comune annuncia l'apertura dei point nei borghi di Latina e l'associazione Minerva ribatte: "Ci fa piacere che finalmente si accorgano di borghi e periferie. Ma gli spazi pagati coi soldi della comunità vanno concessi a tutti". La polemica, infatti, è legata alla location del primo incontro, ossia il centro polivalente di Borgo Sabotino. 

"Apprendiamo che LBC organizza incontri nei borghi con l'obiettivo di creare presidi territoriali" - si legge nella nota dell'associazione Minerva, guidata dall'avvocato Annalisa Muzio. Una novità politica annunciata oggi sulla quale interviene l'associazione culturale Minerva per i Borghi nata proprio per volontà del Presidente dell'associazione Minerva per ascoltare i residenti dei tanti borghi che circondano Latina. Un'idea nata qualche mese fa e divenuta realtà già in alcuni zone come Bainsizza, Sabotino e Faiti e che si estenderà presto anche ad altri borghi. Obiettivo di Minerva "quello di riportare l'attenzione sui borghi, alcuni dei quali pieni della nostra storia, sempre più abbandonati dalla politica che solo in campagna elettorale si ricorda dell'esistenza delle zone periferiche. Siamo felici di constatare che Minerva per i borghi sta andando nella direzione giusta visto l'interesse dimostrato improvvisamente anche da partiti politici di maggioranza che sfrutteranno, come leggiamo, spazi pubblici per fare politica a tutti gli effetti".

"Siamo felici che la politica – afferma Valentina Di Meo, Responsabile di Minerva per i borghi - finalmente decida di "marcare" un territorio come quello dei borghi, troppo spesso abbandonato a sé stesso, e lo faccia in tempi così brevi per un paese come il nostro (in fondo sono passati solo due anni dall'insediamento della nuova giunta). Siamo soprattutto contenti che la politica abbia addirittura deciso di "presidiare" questo territorio. Se questa risposta è stata così rapida, vuol dire che noi di Minerva stiamo facendo un grande lavoro! Vuol dire che abbiamo finalmente acceso i riflettori su una realtà cruciale per questa città – continua Valentina Di Meo - realtà troppe volte illusa quando si è trattato di raccogliere voti nelle feste patronali seducendola con grandi, anzi mirabolanti, promesse salvo poi lasciarla abbandonata a sé stessa e al suo essere sempre uguale e sempre più sola! Lasciamo termini militareschi come "presidio" e "marcatura" del territorio alla politica. Minerva continuerà ad ascoltare, sentire, e soprattutto collaborare con tutte quelle associazioni (e sono tante) per rendere migliore, più bello e più vivo che mai il territorio dei nostri borghi. Unite le associazioni sono più forti e, cosa non da poco, vanno più lontano. Unite sono più forti nell'intento di ricostruire quel connettivo sociale e quell'amore per il proprio territorio che da troppo tempo, nei borghi, come in città, si è sfaldato. Noi – conclude la Responsabile di Minerva per i borghi - lo facciamo attraverso iniziative solidali, attività sportive, culturali e soprattutto ascoltando le idee delle persone. Siamo felici, quindi, che la politica ci venga dietro. Anzi avremo, a tal proposito, una richiesta da fare all'attuale giunta: Minerva, proprio pochi giorni fa, ha presentato una richiesta di utilizzo dei locali della ex Casa Cantoniera di Borgo Sabotino, richiesta a noi liberi cittadini al momento inevasa e concessa, invece, a LBC (Latina Bene Comune). Rinnoviamo attraverso queste righe la nostra richiesta di utilizzo, nella speranza che quel sito, ristrutturato con i soldi dei cittadini diventi un punto d'ascolto importante per tutti e ripetiamo "tutti" e non una "casa matta" da difendere con le unghie e con i denti. Per borgo Sabotino passano le idee e non la linea del Piave".

Sul tema interviene anche il Presidente di Minerva l'avv. Annalisa Muzio: "A proposito del grande lavoro che già è stato fatto nei borghi dall'associazione Minerva voglio ringraziare i referenti per borgo Sabotino, Bainsizza e Faiti Greta Longo, Valentina Di Meo e Carmine Picca che condiviso da subito questa idea di aprire dei Point in ogni borgo per ascoltare le esigenze dei residenti, abbandonati dalla politica, e fare rete con le tante associazioni che già esistono su questi territorio. Questa non dovrebbe essere vista come una gara a chi arriva prima, ma la reale volontà da parte di amministrazioni che fino ad ora, invece, hanno lasciato le periferie nel più totale abbandono, di riaccendere i riflettori sulle esigenze di zone del nostro territorio piene di storia e tradizioni. Mi piace pensare, a questo punto, che Minerva per i borghi sia stato un buon esempio per una politica troppo spesso chiusa ed arroccata sulle proprie posizioni e troppo occupata a fare altro piuttosto che ad occuparsi del bene dei cittadini".