Si irrigidisce il clima già tiepido dei rapporti tra l'Ordine degli Avvocati e la presidenza del Tribunale di Latina.
La questione dell'attribuzione degli incarichi professionali nel settore fallimentare, sollevata un mese fa dagli avvocati dopo aver preso cognizione di una nomina esterna per una procedura importante, sta scavando un fossato tra le toghe pontine e il presidente Caterina Chiaravalloti, che malgrado abbia aderito alla richiesta di rendere pubblico l'elenco degli incarichi per i fallimenti, non si è ancora premurata di rispondere alle richieste dell'organismo forense.
Da ieri è visibile sul sito ufficiale dell'Ordine degli Avvocati la nota del 19 aprile scorso a firma del presidente Giovanni Lauretti, nota con la quale il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati forense, riferendosi ad una «irrituale e non formalmente definibile comunicazione» fatta dal presidente Chiaravalloti in risposta alle richieste degli avvocati (anche quella nota è pubblicata sul sito dell'Ordine), sottolineava che per quanto fosse da ritenere «lodevole il tentativo di adeguare il sito istituzionale del Tribunale di Latina alla buona prassi di pubblicare l'elenco degli incarichi giudiziari conferiti», era ben altro quello che il Consiglio dell'Ordine si aspettava ai fini di tutelare i professionisti del Circondario, e cioè l'acquisizione diretta dei dati di tutte le cancellerie.
Un'esigenza che il presidente del Tribunale non ha evidentemente colto, e che per Giovanni Lauretti, interessato ad un'accurata verifica non solo nel settore fallimentare, ma anche in quelli della volontaria giurisdizione, degli arbitrati, delle amministrazioni giudiziarie e delle deleghe alle vendite immobiliari, rappresenta invece il banco di prova del rispetto dei criteri della rotazione e della trasparenza nell'attribuzione degli incarichi.
L'aver reso di pubblico dominio la nota del 19 aprile scorso rappresenta il segnale di un irrigidimento della posizione che l'Ordine degli Avvocati intende mantenere sul punto, anche a costo di entrare in aperto contrasto con il presidente del Tribunale, anche perché le sollecitazioni da parte degli avvocati iscritti all'Ordine per conoscere lo stato dell'arte in materia di incarichi, sono continue e sempre più pressanti.