Anche Acli Terra, attraverso il suo presidente Agostino Mastrogiacomo, chiede al Governo di non abbandonare il progetto dell'autostrada Roma-Latina. "Come riportato a mezzo stampa , l'On Claudio Durigon, nostro concittadino, ha affermato che verranno realizzate importanti infrastrutture della nostra provincia. Tra queste sarebbe previsto il compimento della bretella autostradale Cisterna Valmontone. Si spera che non sia un semplice slogan utile solo a generare consenso in vista delle prossime elezioni europee che molto interessano i candidati della nostra provincia. Questa opera, che stagna da troppi anni, è necessaria per molti dei nostri comparti produttivi, come Agricoltura, Turismo e Industria ,oltre che rappresentare un cantiere in grado di occupare molti lavoratori del settore edile in profonda crisi. Insieme alla realizzazione della Nuova Pontina sono le due opere pubbliche, le marce in più che la nostra agricoltura aspetta di poter ingranare per diventare davvero competitiva sul mercato nazionale ed estero, essendo la nostra provincia una di quelle che in Italia produce maggior fatturato , occupati e prodotti di qualità in questo comparto. Numeri che potrebbero aumentare di molto, a tutto vantaggio per il livello occupazionale e per ricadute positive nel territorio. Purtroppo in quella stessa sede L'on Durigon ha però affermato che la Nuova Pontina non si farà perché non serve. Verrà ripristinata sul medesimo tracciato. Duole notare che questa posizione è la stessa di forze antiprogressiste che considerano il nostro isolamento come fosse un valore da tutelare perchè di contrasto al malaffare, secondo una serie di principi e di valutazioni che sono distanti dalla realtà come lo sono le stelle dal nostro pianeta. Credo che sia il caso di riportare il progetto relativo alla Nuova Pontina allo stato dei fatti e procedere per la sua realizzazione che è legata alla bretella Cisterna Valmontone, come si aspettano tutti gli operatori economici della nostra provincia. Dover rinunciare a questo progetto , ormai in via di definizione e di successivo compimento , allarmerebbe non poco tutti gli operatori di settore e porrebbe interrogativi sul dove potrebbero finire la risorse già stanziate per la sua realizzazione".