Volano gli stracci in commissione sulla carenza di impianti sportivi in città, un'assenza di strutture adeguate che ha determinato la rinuncia al titolo di A2 da parte della Giò Volley Aprilia. Malgrado i buoni propositi di alcuni consiglieri, infatti, la seduta congiunta di Lavori Pubblici e Urbanistica si è trasformato in un «doppio processo»: da un lato l'amministrazione comunale ha scaricato la responsabilità della rinuncia sulla società sportiva; dall'altra l'opposizione ha tuonato contro la coalizione civica incapace in 10 anni di governo di realizzare un palazzetto dello sport che potesse ospitare campionati professionistici.

Il sindaco: «La Giò Volley non si è fatta sentire per mesi ma il titolo di A2 si può salvare»
L'avvio dei lavori è stato affidato al sindaco Antonio Terra, che leggendo una relazione ha sottolineato come - dopo due anni di incontri - si era arrivati a un accordo per la realizzazione di un nuovo pallone tensostatico ma che poi - da febbraio a oggi - non c'è stato più nessun riscontro. «Nell'aprile 2016 abbiamo approvato il progetto della Giò Volley, specificando che l'investimento sarebbe stato a totale carico della società a cui sarebbe stata affidata la gestione gratuita per una durata proporzionale investimento. Successivamente ci sono stati diversi incontri per modificare il piano economico presentato e, il 6 febbraio 2018, la società ha partecipato a una riunione nella quale sono state concordate le modifiche alla convenzione. Ma alla mail con la quale gli uffici comunali hanno trasmesso la bozza di convenzione, la Giò Volley non ha mai dato riscontro». Il progetto in questione riguarda la realizzazione di un impianto in via Pergolesi (nell'area compresa tra l'attuale pallone e la pasticceria Bon Bon) per una capienza di 500 posti. E su questa ipotesi la giunta intende andare avanti. «La nostra intenzione rimane - afferma il sindaco -  la stessa: poter offrire la massima collaborazione alla Giò Volley, anche attraverso il cofinanziamento dell'opera da parte del Comune, per dotare la città di un impianto idoneo a disputare la serie A».


L'opposizione attacca: «Giunta senza programmazione, da 10 anni attendiamo il palasport»
L'intervento del sindaco e poi quello successivo dell'assessore Luana Caporaso hanno però scatenato l'indignazione dell'opposizione, che hanno sottolineato gli errori nella mancata pianificazione di impianti sportivi. E i più duri in questo senso sono stati Vincenzo La Pegna (Fratelli d'Italia) e Giorgio Giusfredi (Lista Giusfredi). «La verità è che la risposta del Comune è stata tardiva, non metto in dubbio l'invio della mail ma non dimentichiamo che da oltre dieci anni attendiamo la realizzazione del palazzetto dello sport. E ormai - dice La Pegna - questa storia è diventata una barzelletta. Senza contare che, una società che fa investimenti non può certo avere una convenzione decennale, bisognava estendere la durata per permettere a un privato di fare investimenti». Ancora più esplicito Giusfredi che, al termine del suo intervento, ha incassato l'applauso del presidente Claudio Malfatti e degli altri dirigenti della Giò Volley presenti i aula. «Questa discussione è paradossale, dalle parole dell'amministrazione comunale sembra la colpa di tutto ciò sia da attribuire alla squadra che è andata in A2. E' allucinante. La verità - continua Giusfredi - è che in questi anni è mancata una pianificazione a livello di impianti sportiva e questa è una responsabilità dell'attuale maggioranza».