Quest'anno la valanga di F24 della Tari, più di 50mila, finiranno nelle cassette postali di altrettanti contribuenti di Latina a settembre facendo slittare il termine delle quattro rate che erano state decise in consiglio comunale. Dopo due anni nei quali la Tari bussava alla porta nel modo peggiore, con bollette già scadute nel primo step (quello per pagare la prima rata o la rata unica) per problemi relativi alla gara sulla bollettazione, quest'anno è stata deciso di prevenire disagi per gli utenti e per il Comune e la giunta comunale ha votato il differimento delle scadenze della Tari 2019 seguendo una possibilità prevista dall'articolo 35 del regolamento sulla Tari. Come è noto il tributo sui rifiuti con tariffe e scadenze viene deciso dal consiglio comunale. Il consiglio aveva stabilito a fine marzo scorso, la suddivisione in quattro rate della Tari con scadenze fissate al giorno 16 dei mesi di maggio, giugno, settembre e dicembre. Ma a un mese e mezzo da quella decisione il Comune ha valutato diversamente attraverso la giunta, facendo riferimento al regolamento della Tari che stabilisce come «la giunta comunale possa stabilire il differimento dei termini di versamento del tributo in presenza di circostanze debitamente ed analiticamente motivate ove ciò risulti necessario al fine di evitare situazioni di disagio e semplificare gli adempimenti ai contribuenti». La giunta ha scelto di mantenere inalterata la suddivisione in quattro rate e di offrire la rata unica, per chi voglia pagare tutto in una unica soluzione, ma ha previsto lo slittamento delle rate così: 16 settembre, prima rata e rata unica, 16 ottobre, 16 novembre e 16 dicembre 2019.