Si sono dati appuntamento per questa mattina alle ore 9 in piazza del Popolo i cento lavoratori impiegati nel servizio di ristorazione del Comune di Latina, pronto ad essere affidato alla ditta tedesca Dussmann service srl. La manifestazione, con presidio in piazza, è stata indetta dal sindacato Clas su delega dei lavoratori insieme allo stato di agitazione per chiedere al Comune di Latina certezze sui lavoratori impiegati nel servizio di ristorazione per le mense di asili, scuole, centri anziani e centri diurni. I lavoratori sono preoccupati dell'imminente entrata in servizio della nuova ditta tedesca Dussmann service srl, che subentrerà all'Ati Vivenda e coop solidarietà e lavoro, e delle ripercussioni sul servizio e sui lavoratori del gran ribasso offerto dalla società. Infatti - si chiedono i dipendenti e il Cas - può un pasto completo offerto e servito a 3,72 euro, coprire l'acquisto di materie prima di qualità, con le percentuali di prodotto Bio richieste, il costo del personale, la produzione e veicolazione dei pasti, gli investimenti per attrezzature e manutenzione e il controllo qualità oltre agli utili per la ditta? Questo è il dubbio che emerge di fronte dell'aggiudicazione in corso per la gara della ristorazione da 12 milioni di euro. Il 7 giugno invece il sindacato è stato convocato al ministero del lavoro unitamente alla ditta uscente Vivenda e a quella entrante Dussmann. «Non siamo stati ascoltati - spiega Favero - potevano convocarci e sentire le nostre ragioni. Questo ha spinto i lavoratori a chiedere una manifestazione. Chiediamo che vengano rispettate le condizioni contrattuali ed economiche dei lavoratori, che vengano soddisfatte le aspettative degli utenti in termini di qualità, ma anche di essere ascoltati dalle istituzioni e di darci garanzie e trasparenza». Ai lavoratori non sono bastate neanche le rassicurazioni a parole dell'assessore alle politiche scolastiche e al bilancio Gianmarco Proietti. Parole che sono seguite agli articoli sui giornali mentre nelle settimane prima nessuno dal palazzo comunale aveva risposto alle richieste di incontro con il sindaco Coletta. «Comprendo l'ansia legata ad ogni cambiamento - aveva spiegato Proietti - ma il personale gode di tutte le tutele previste dalle norme e dal capitolato». Intanto anche la sezione di Latina del partito comunista interviene sulla vicenda. «La logica perversa del Comune di Latina - scrive in una nota il partito guidato da Sergio Sciaudone - gare di appalto assegnate anche con ribassi, tesa solo al risparmio senza tutelare i lavoratori. Non ultima la gara delle mense assegnata alla società tedesca ‘Dussman'. A "confortare" le paure dei lavoratori sono i moltissimi articoli che si possono trovare in rete sul rapporto Dussman maestranze; dai ritardi nei pagamenti degli stipendi (anche di 4 mesi) al taglio delle ore di lavoro applicate, in alcuni casi del 20%, con conseguente riduzione dello stipendio. In Provincia di Latina la multinazionale tedesca è salita agli onori della cronaca quando un aiuto cuoca, poi sospesa, ha chiesto l'intervento dei carabinieri per verificare la regolarità del servizio mensa. Insomma le parole dell'assessore Proietti valgono poco di fronte al curriculum dell'azienda. Oltre a questo preoccupa, visto il ribasso, anche la qualità del prodotto che arriverà sulle tavole delle mense».