Alcune immagini restano impresse e probabilmente dalla testa non se ne vanno più. Altre sono frutto di fantasia, e ad esse ci si aggrappa quasi fosse un sogno. Deve essere stato così per un ospite del progetto Sprar di Itri, paese aurunco che sui progetti di accoglienza sta puntando molto, quando ha realizzato il suo disegno che ora prenderà parte della celebre Infiorata itrana. Si chiama Terry, l'autore, un ragazzo del Gambia, uno dei tanti arrivati in Italia dopo una drammatica traversata del Mediterraneo. Il ragazzo ha disegnato in basso un barcone pieno di migranti che sta naufragando su un mare rosso (sangue?), e in alto un angelo custode con le ali e una gamba che si trasforma in un gabbiano, e che evoca il volo, dunque la salvezza. "Il quadro è nato da una mia idea - spiega il ragazzo - il disegno è, per me e anche per tutti quelli che sono arrivati in Italia con i barconi, un omaggio a tutti quelli che, meno fortunati, sono morti in mare. L'angelo nella parte alta - conclude il ragazzo - non è un simbolo religioso, ma vuole rappresentare la pace e l'amore, un angelo che accolglie i meno fortunati".

Nel piccolo centro aurunco, dunque, l'accoglienza si fa così. E anche l'Infiorata, rinomato evento che si fa in occasione del Corpus Domini, diventa un'occasione per fare accoglienza e integrazione. E per raccontare una storia.