I Cavalieri di Malta, riaprono le porte per un nuovo screening gratuito e senza prenotazione, alla ricerca della "malattia silenziosa". Malattia che  già dai primi stadi, produce seri danni all'organismo. Spesso  senza che il paziente ne sia consapevole. "La diagnosi precoce è essenziale per ridurre il rischio delle pericolose complicanze  " ribadisce il direttore dei cavalieri di malta di Latina, la dottoressa Laura Cruciani.  
Sabato 29 giugno, dalle 9 alle 13 ci si potrà recare, senza prenotazione, presso il centro di via Sante Palumbo 40 Latina (zona campo Boario). Un'equipe di specialisti, personale medico,infermieri e dietisti, specializzati nella cura delle malattie metaboliche, svolgerà gli accertamenti preliminari. In caso di risultato positivo i partecipanti verranno indirizzati ai medici curanti.Il successo della prima giornata di screening, che si è svolta a Latina il 23 marzo scorso, ha convinto gli operatori  a proseguire su questa strada. Su ottanta persone presenti il 23 marzo scorso,  tre sono risultate sicuramente positive. Non sapevano di avere il diabete . Per loro è stato avviato  un percorso di accertamenti e cure, concordato con i medici curanti. 
Altre quindici  persone sono state individuate ad alto rischio, in quanto presentavano valori alterati della glicemia. Anche a costoro è stato raccomandato di consultare subito i medici curanti per i necessari approfondimenti .
 
"Il dato allarmante   - commenta il direttore del centro Acismom di Latina, la dottoressa Laura Cruciani, medico diabetologo - è che un terzo delle persone che abbiamo visitato sono risultate essere a forte rischio di contrarre la malattia entro i prossimi dieci anni. Si tratta di individui che hanno familiari ai quali è stato già diagnosticato il diabete mellito di tipo due . Si aggiunga che molti conducono una dieta alimentare povera di verdure e frutta e non svolgono alcuna attività fisica. Sul totale degli esaminati il 40% è stato trovato in sovrappeso. Il complesso di queste condizioni aumenta esponenzialmente la possibilità di diventare diabetici. L'incontro con chi ha accettato lo screening è stato, pertanto, anche un momento di formazione e presa di coscienza riguardo la necessità di uno stile di vita più sano. Quest'ultimo presupposto indispensabile per la prevenzione del diabete".