I mercati di Campagna Amica sono un sistema di vendita diretta dei prodotti agricoli che Coldiretti ed Anci si sono impegnati ad incentivare nelle piazze centrali di tutta Italia. Degustazione di prodotti a chilometro zero, la possibilità di una vetrina per le aziende, percorsi di educazione ad una sana alimentazione per le scuole sono alcune delle formule che ne hanno decretato il successo in Italia e in provincia. E a Latina? A Latina non si farà. Le ragioni le spiega il direttore di Coldiretti Latina Pietro Greco, non nascondendo l'amarezza. Lo sfogo è di chi rappresenta tanti produttori e vorrebbe vedere un settore strategico come l'agricoltura crescere e creare nuovi ponti con la città, invece si scontra con quella burocrazia degli uffici che la politica non riesce a governare. E con chi, al Comune di Latina, promette spazi e soluzioni da quasi due anni. «Da oltre un anno e mezzo abbiamo chiesto di poter fare il mercato di campagna Amica a chilometro zero in piazza – dice Greco - ma l'unica città che ha creato problemi è stata Latina. «Ci provammo con l'assessore Costanti, ma ha solo preso tempo. Poi da sette mesi il nostro interlocutore è stato l'assessore Giulia Caprì. Qualcosa si è mosso, abbiamo cominciato a chiedere le autorizzazioni, ma lei non ha idea di quanta burocrazia e carte ci siano state di mezzo. Dopo tanti ostacoli, una volta la data in cui farlo, una volta i documenti che non andavano bene, abbiamo individuato il giorno, il sabato mattina, e la strada, tra Corso della Repubblica e via Eugenio di Savoia. Eravamo in linea con tutte le carte ma qualcosa si inceppa di nuovo, ogni sabato c'era qualcosa che non andava. Una presa in giro». L'assessore alle attività produttive si defila. E Greco un mese fa decide di chiedere un incontro al sindaco. «Mi ha detto che non sapeva niente e che si sarebbe interessato. Intanto è passato altro tempo, le scuole, che dovevano partecipare al progetto nel frattempo hanno chiuso i battenti, e anche la possibilità di fare il mercato al lido, un'altra alternativa, è sfumata. Il Comune è alla mercè dei funzionari e dei burocrati, secondo me è uno dei motivi per cui si è dimessa l'assessore Caprì». Greco non si capacita: il mercato si svolge con una formula collaudata in provincia: a Sezze, a Pontinia, a Sabaudia, a Formia. «Ho fatto i versamenti delle quote per fare le domande, ma non voglio nemmeno i soldi indietro. Sono direttore da due anni e mezzo di Coldiretti Latina e sto combattendo per portare qui un mercato che in altre città d'Italia si svolge, seguendo le richieste di consumatori e aziende, senza paletti e senza problemi». La conclusione di Grieco è che «forse in questa città non si vuole parlare di agricoltura. Eppure ci siamo sempre messi a disposizione del Comune nel caso di alcune rassegne ed eventi per offrire prodotti a chilometro zero e illustrare percorsi virtuosi. E' assurdo che non si capisca che si sta buttando al vento un'opportunità per il settore e per la città».