La mozione sull'autostrada Roma Latina è passata in Regione. Esulta il gruppo consiliare di Forza Italia, promotore dell'atto che vede come primo firmatario il pontino Giuseppe Simeone, il cui scopo è impegnare il presidente Zingaretti e a tutta la Pisana di impegnarsi per mettere in campo ogni azione necessaria per la realizzazione dell'autostrada.
Ma a Simeone questo successo non basta: oltre all'autostrada, c'è anche la questione della Bretella Cisterna Valmontone, complementare alla Roma Latina e altrettanto indispensabile. «Accolgo con piacere l'approvazione in aula della mozione - spiega Simeone - Apprendo dalle parole dell'assessore Mauro Alessandri come ci sia la ferma intenzione della Regione Lazio a realizzare l'opera, quale corridoio intermodale e ritenendo insostituibile la previsione della Cisterna Valmontone».
Il consigliere e presidente della Commissione regionale Sanità e Welfare, dà «atto all'assessore Alessandri di essersi speso sempre per quest'opera. Ma ribadisco la necessità di fare presto. I cantieri devono partire entro la scadenza del vincolo preordinato all'esproprio, che avverrà ad ottobre 2020, altrimenti ogni sforzo rischia di essere vanificato. Tutte le parti datoriali e sindacali hanno avviato una mobilitazione per difendere il futuro del territorio. La realizzazione del Corridoio darebbe benefici all'economia del territorio».
Infatti, come ricorda Simeone, «basti pensare all'importanza strategica dell'opera per il polo industriale di Santa Palomba e per quello di Aprilia e Cisterna. Attraverso la bretella Cisterna Valmontone sarebbe quindi raggiungibile in pochi minuti il tratto autostradale che collega il territorio pontino con il resto d'Italia e l'Europa. Questa infrastruttura è indispensabile per ridare speranza ad imprese e cittadini, costretti ad un isolamento forzato che sta inaridendo il tessuto produttivo locale, penalizzando le aziende, mettendo a rischio la sicurezza dei cittadini. Saremo vigili affinchè l'amministrazione Zingaretti imprima un'accelerazione immediata volta alla realizzazione dell'opera».
Le intenzioni, dunque, ci sono. Ma questo non era un mistero: tutte le parti in gioco hanno sempre esternato la volontà di proseguire nella realizzazione dell'opera, anche finora sono sempre state parole, complici anche le complicazioni del caso. Ora, l'impegno è scritto, nero su bianco