Se il piano degli esuberi non dovesse portare i risultati previsti, Corden Pharma è pronta ad aprire una nuova procedura di licenziamento collettivo. E' il tema centrale dell'incontro avvenuto questa mattina nella sede dell'azienda a Sermoneta a cui hanno preso parte i sindacati Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Confail. Ad essere coinvolte saranno circa 173 persone e l'azienda dice di non essere disposta a chiedere una proroga della cassa integrazione.

Al termine dell'incontro, i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno diramato questa nota: «L'intenzione di aprire una nuova procedura di licenziamento non ci ha sorpresi - si legge nel comunicato sindacale - in quanto coerente con quanto previsto dalla vigente normativa. Ma noi, insieme alle Rsu, abbiamo contestato fortemente questa ipotesi paventata dalla Corden e abbiamo detto in sede di confronto che è nostra intenzione sostenere ogni iniziativa di coinvolgimento delle istituzioni per valutare l'ipotesi di ulteriori periodi di ammortizzatori sociali invitando la Corden Pharma non solo a non ostacolare questa nostra volontà ma a sostenerla nelle sedi opportune».

A parte, invece, la nota del sindacato Confail, guidato dal segretario Gianni Chiarato: «Purtroppo rispetto agli impegni assunti in fase di trattativa nel mese di gennaio Corden Pharma ha comunicato che il 4 novembre aprirà la procedura di licenziamento per 173 persone e quindi di non voler richiedere la proroga di ulteriori 12 mesi di cigs. Riteniamo tale posizione grave ed irresponsabile, considerando inoltre la condotta della stessa non coerente con la normativa in merito alla rotazione della CIGS. È intenzione della Confail intraprendere tutte le azioni possibili e necessarie al fine di salvaguardare l'occupazione. Nei prossimi giorni vi comunicheremo le varie ipotesi che intendiamo intraprendere»