Commenti carichi di odio sull'aggressione del commerciante ambulante Mustafà al Lido. Odio contro di lui, non contro quelli che lo hanno pestato. Il consigliere comunale Fabio D'Achille, esponente di Lbc, fa una riflessione in merito: "Sul caso dell'aggressione di Mustafà e di suo figlio ho letto molti commenti di stampo razzista e di una cattiveria che mai avrei pensato. "Odiatevi a casa vostra" sarebbe da rispondere a chi giustifica la violenza contro Mustafà e suo figlio, ma anche a tutti coloro che sui social network e nella vita privata sono sempre pronti ad una cattiva parola per tutti. Ma non lo facciamo, perché in questo non siamo come loro. Anzi l'invito è ad assumersi le proprie responsabilità, a chiedere scusa, ma anche a confrontarsi ed a frequentare di più i luoghi dell'accoglienza per vedere con i propri occhi che non c'è niente di male nell'affermazione della diversità e in una provenienza geografica che non è italiana. Qui a Latina, fra l'altro, abbiamo tanti esempi positivi.

"Latina è accogliente", ha ribadito in un tweet il sindaco Damiano Coletta l'altro giorno, subito dopo aver letto la notizia dell'aggressione in spiaggia da parte di cinque individui contro il venditore ambulante e suo figlio che aveva provato a difenderlo. Come non essere d'accordo con il primo cittadino? Anche la politica dovrebbe assumersi le proprie responsabilità: il continuo sdoganamento di certi comportamenti, l'inasprimento del linguaggio, ci sta portando a derive pericolose e indegne di un Paese come l'Italia che per sua natura è sempre stato solidale".