Meglio di Salerno, Andria e Casoria, ma decisamente peggio non solo dei comuni del nord Italia di Torino e La Spezia ma anche di quelli del profondo sud come Catanzaro, Gela e Caserta. La città di Aprilia finisce nella top ten del Comuni maglia nera per i ritardi nei pagamenti ai fornitori di beni e servizi. A rivelarlo i dati divulgati dall'Osservatorio dei conti pubblici italiani, che ha valutato la consistenza del debito commerciale a carico delle pubbliche amministrazione con dati che riguardano enti statali, regioni ma anche i comuni al di sopra dei 60 mila abitanti.
Proprio in questa speciale sottocategoria, il comune nord pontino si classifica all'ottavo posto per le performance meno lusinghiere. I dati divulgati si riferiscono al 2018, ma secondo lo studio la situazione debitoria e il ritardo nei pagamenti che non include le fatture emesse e non saldate ancora entro la fine del 2018 potrebbe essere addirittura più alto. Nel corso dell'anno risulta che il Comune di Aprilia abbia speso ben 21,3 milioni di euro, con un tempo medio di pagamento di ben 94 giorni e un ritardo medio ponderato di 67 giorni. Un dato asettico che finisce per incastrarsi alla perfezione con la situazione economica finanziaria di un comune indebitato e costretto negli ultimi anni a ricorrere quasi costantemente alle anticipazioni di cassa per rincorrere le elevate spese, colpa anche di una lotta all'evasione fiscale che per quanto concerne le somme riscosse resta al di sotto delle aspettative. E la rottamazione della cartella esattoriale della Multiservizi scesa a 8 milioni di euro ma che costringerà il Comune a versare ogni anno per i prossimi 5 anni circa 1 milione 600 mila euro non aiuterà certo a migliorare le cose.
Insomma, mentre l'Italia è riuscita a ridurre i tempi medi di pagamento dai 131 giorni del 2016 ai 67 giorni del 2019, pur restando ancora al di sotto delle performance di Germania e Francia e malgrado nella speciale classifica il Lazio figuri tra le regioni più virtuose (appena 23 giorni il tempo medio di pagamento ponderato, con 25 giorni di anticipo e quindi un ritardo medio che porta davanti il segno -) il secondo comune della Provincia di Latina resta ancora fanalino di coda tra i comuni di pari dimensioni. A far peggio solo Salerno (134 giorni per pagare e 108 di ritardo), Alessandria (129 giorni e 99 di ritardo), Andria (127 e 96), Sesto San Giovanni (123 e 79), Casoria (106 e 76), Guidonia Montecelio (105 giorni e 75 di ritardo) e Reggio Calabria (105 e 72). Magra consolazione trovare nella lista dei ritardatari anche il vicino comune di Pomezia: per trovarne traccia bisogna scorrere al 30esimo posto. Al 33esimo la Capitale con un conto salato di 3 mila 639 milioni pagati e fatture liquidate in 55 giorni con 21 giorni di ritardo, mentre al 44esimo c'è Latina, che riesce a pagare i fornitori entro 44 giorni con «appena» 16 giorni di ritardo, ma solo nel 2018 ha dovuto pagare 49 milioni di euro, il doppio rispetto a quanto versato dal comune nord pontino.
Il triste primato
Ritardi nei pagamenti, il Comune di Aprilia tra le "maglie nere" in Italia
Aprilia - Pagamento dei fornitori, l'ente all'ottavo posto tra i Comuni sopra i 60 mila abitanti con un tempo medio di 94 giorni: ben al di sopra della media regionale e nazionale