Cresce l'attesa a Nettuno per la finalissima di Miss Italia. In gara, per la prima volta dopo esattamente 30 anni, tra le ottanta ragazze in lizza per il titolo di più bella del Paese, ci sarà anche una nettunese. Si tratta di Lucilla Nori, classe 1999, che arriva a Jesolo con il titolo di Miss Miluna Lazio. Per l'occasione verrà installato, grazie all'Accademia di Moda di Regina Scerrato, un maxischermo utile a seguire in diretta l'evento questa sera (6 settembre 2019) in prima serata. L'ufficialità è arrivata ieri con la delibera di Giunta che ha autorizzato l'installazione del maxischermo in piazza Marconi, davanti alla Collegiata di San Giovanni, nel borgo medievale.
«Tutti i cittadini di Nettuno potranno assistere a questo evento nazionale in cui sarà presente una ragazza della nostra città e far sentire a Lucilla Nori tutto il loro sostegno - annuncia il sindaco di Nettuno, Alessandro Coppola -. Come amministrazione vogliamo esprimere tutto il nostro orgoglio per il percorso della nostra concittadina a cui auguriamo il meglio sia per Miss Italia che per il suo futuro professionale. L'intera comunità nettunese è al fianco di Lucilla».
Fondamentale, in questa edizione, il voto del pubblico da casa, che potrà esprimere la propria preferenza con il televoto con le seguenti modalità: da telefono fisso al numero 894.424 e da mobile tramite sms al 475.475.0. Il numero massimo di voti che può esprimere ciascuna utenza telefonica è di cinque ogni sessione di voto. Lucilla Nori sarà in gara con il numero 56.
Seppure sia nata ad Anzio come la maggior parte dei cittadini di Nettuno che hanno almeno 40 anni, Lucilla risiede a Pocacqua, nel territorio comunale di Nettuno. Capelli castani e occhi marroni, è alta 1 metro 78 centimetri e si è diplomata al Liceo Scientifico Innocenzo XII di Anzio. Attualmente studia Scienze della Moda e del Costume all'università "Sapienza" di Roma. Pratica nuoto da tanti anni e lavora in una piscina come assistente bagnanti. Visto il suo fisico e l'altezza sogna di fare la modella o, in alternativa, di aprire un'azienda nel campo della moda.