Alla fine il gran giorno è arrivato ed è stato un successo. Martedì scorso, alla 76esima Mostra del Cinema di Venezia, è stato presentato il Videocatechismo della Chiesa Cattolica, un film di 25 ore del regista Gjon Kolndrekaj e patrocinato dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione che vede tra i protagonisti Maenza e gli attori maentini della Passione del Venerdì Santo. Nel prestigioso Salone degli Stucchi dell'Hotel Excelsior del Lido, il patriarca di Venezia, monsignor Francesco Moraglia, in apertura dell'evento, ha spiegato così l'opera: «Consente di rileggere il Catechismo della Chiesa Cattolica attraverso le immagini di riti, fede, lavoro dell'uomo e creazione, la musica, la danza e le voci e i volti di più di tremila lettori negli ambienti della loro vita facendocelo vedere con gli occhi del cuore, una sintesi felice tra l'amore e la verità».

Le riprese di quest'opera colossale hanno toccato tutti i continenti e vengono accostate con parti di fiction che ricostruiscono sia momenti della vita di Gesù che episodi della Bibbia. La provincia di Latina ha ospitato le riprese dei momenti salienti della vita di Cristo. Le città di Maenza, Priverno, il suggestivo scenario del fiume Amaseno e il parco dei 5 continenti della ditta Aumenta sono diventati i set cinematografici dell'Ultima Cena, dell'incontro con la Maddalena e della Crocifissione. Gjon Kolndrekaj e la produzione sono stati colpiti da alcune ambientazioni e si sono avvalsi anche dei costumi curati dal costumista Benito Trichei, il sarto dei divi nato a Cisterna di Latina, che ha segnato con le sue creazioni la storia del mondo dello spettacolo. Una delegazione dell'Associazione Sacra Rappresentazione del Venerdì Santo di Maenza ha partecipato all'importante evento di Venezia: «Siamo fieri di aver dato il nostro contributo alla realizzazione di quest'opera - dichiarano -: si tratta senz'altro di un'occasione unica per rendere onore e valorizzare il nostro territorio. Inoltre siamo certi di aver preso parte a un'opera che segnerà una svolta epocale nel modo di trasmettere la fede. Uno strumento digitale, fatto di immagini, utile soprattutto per i giovani. Declinare la fede cristiana anche con questi nuovi strumenti è un dovere della Chiesa di oggi per proporre la catechesi in una modalità molto diversa rispetto a quella a cui siamo abituati».

Il commento del sindaco Claudio Sperduti

Ha guidato la delegazione composta dal vice sindaco Dorina Risi e dal consigliere comunale Roberto Ciccateri, ma anche dai membri dell'associazione che cura la Passione di Cristo. Parliamo del sindaco Claudio Sperduti, fiero e orgoglioso di essere a Venezia per rappresentare il suo paese in una vetrina internazionale eccezionale e che proietta il territorio lepino in tutto il mondo.

«Sarò banale - ha esordito Sperduti -, ma sono orgoglioso di quanto sta accadendo alla comunità maentina. Essere ringraziati pubblicamente per la capacità e l'amore per la Passione di una comunità intera, che è quanto successo durante la Mostra del Cinema di Venezia, non è cosa da tutti i giorni». Tanta emozione, dunque, nelle parole del sindaco, cha ha anche aggiunto: «Ciò che è accaduto in questi giorni - ha concluso il primo cittadino - valorizza in modo straordinario la nostra Passione di Cristo».

A Sperduti ha fatto eco il suo collega di Venezia, Luigi Brugnaro: «Il Videocatechismo è un'opera importante che siamo onorati di presentare. La storia della nostra città è una storia di ponti tra culture diverse, però non dobbiamo dimenticare le nostre radici cristiane e cattoliche. Per questo il Comune acquisterà l'opera e la metterà a disposizione della cittadinanza anche nella sezione dedicata ai bambini della Bibilioteca Vez».