Via la plastica dal mare. Via la plastica dalle scuole. E via la plastica pure dalle case. Insomma, il 2019 è sempre più l'anno del "Plastic Free", con Comuni pronti a ricevere finanziamenti e a fare la corsa a chi è più ecologico, ma anche con decine di cittadini che vanno in giro con le borracce, magari dopo averci svuotato dentro il contenuto delle bottiglie di plastica.

Essere ambientalisti ed ecologisti, però, non significa seguire la moda del momento. Anzi, l'impegno di chi si reputa tale è decisamente più gravoso rispetto ai fenomeni di costume che, comunque, sono importanti per il futuro del nostro pianeta.

Di fatto, dunque, accanto alla volontà di dire "addio" alla plastica che inquina i mari e i fiumi sembra non essere affiancata quella di rispettare l'ambiente in ogni suo aspetto. E non parliamo di lotta all'abbandono dei rifiuti o di controlli e sanzioni, visto che l'impegno dei Comuni e delle autorità competenti è davvero notevole. Dobbiamo però sottolineare come ci sia uno scarso interesse rispetto alla cura della vegetazione e al suo ripristino dopo gli incendi.

In queste settimane di emergenza legata ai roghi pare che nessuna voce si sia levata per chiedere un rimboschimento delle aree devastate dalle fiamme, magari anche negli anni precedenti. In pochissimi si sono interessati al futuro delle zone percorse dal fuoco, dove per molto tempo non si può portare avanti qualsiasi attività. E forse si contano sulle dita di una mano coloro che hanno pensato di "aiutare" l'ecosistema della provincia di Latina piantando alberi che possano purificare l'aria che respiriamo. Gli incendi, infatti, non solo sprigionano fumi che a volte sono pericolosi per la salute umana - basti pensare ai tanti rifiuti andati a fuoco nel corso del tempo -, ma stanno pian piano impoverendo il patrimonio ambientale del territorio, con tutto ciò che ne consegue.

Insomma, l'emergenza forse è ben più ampia della lotta alla plastica: bene si fa a eliminare questo materiale dagli usi quotidiani, ma l'ambientalismo è una cosa seria. E va "sposato" a 360 gradi, non solo quando le tendenze del momento ci dicono di farlo.