Nessuno vuole un nuovo sito di compostaggio. I comuni di Aprilia, Cisterna, Cori, Latina, Rocca Massima, Sermoneta, Velletri e Nettuno si sono infatti riuniti nella sede della Provincia di Latina per individuare un luogo dove far sorgere un impianto di compostaggio per il trattamento della Frazione organica di rifiuti solidi urbani (FORSU) su una superficie di circa 60.000 metri quadri dotato di impianto di ventilazione con biofiltrazione per abbattere gli odori molesti. E visto che nessuno dei comuni citati lo vuole sul proprio territorio, è stata avanzata l'ipotesi di installarlo nel territorio di Terracina in un punto ricco di falde acquifere - tra il canale Portatore di Badino e il canale Lungo Linea Pio VI - con tutti i rischi di inquinamento per la città. «Voglio solo ricordare al presidente della Provincia nonché sindaco di Pontinia, l'ingegnere Carlo Medici, che Terracina è una città che vive di turismo, agricoltura e commercio, e che anche per questo non accetterà mai questa ipotesi scellerata - ha tuonato ieri Arcangelo Palmacci, leader del movimento politico "Insieme a Te" -. A tale riguardo ho trasmesso un'invito all'Amministrazione comunale di Terracina affinché proceda a una convocazione urgente delle forze politiche per una discussione sul tema in Consiglio comunale. E mi auguro si concluda con un'ordine del giorno per votare "no" a questa ipotesi».
Palmacci ha anche aggiunto che inviterà tutte le associazioni presenti in città per stabilire insieme forme di protesta verso l'ipotesi «di un'ubicazione così scellerata - ha sottolineato Palmacci - che, se adottata, decreterà la fine del turismo di Terracina. Anche perché forme di possibile inquinamento dipendenti da questo sito metterebbero a rischio tutto il lungomare».
Terracina, il fatto
Nuovo impianto di compostaggio sul territorio, nessun Comune lo vuole
Terracina - Arcangelo Palmacci, leader del movimento politico “Insieme a Te”, si rivolta all'ipotesi Terracina proposta dagli altri enti: «Un’idea scellerata»