Il marciapiede non è messo benissimo ma alla fine è il problema minore. Al polo dei trasporti salire su un autobus può essere difficile. Forse anche impossibile. "Piovono" rovi, rami pieni di spine scendono fino a terra da un'area la cui recinzione ormai poco può rispetto allo strabordare della vegetazione. Così, chi deve salire sul bus del Cotral, che nell'area della ex stazione fa capolinea (ed è uno dei più frequentati capolinea della provincia) deve districarsi non poco. Il grosso bus, a dire il vero, carica i passeggeri sull'altra corsia, quella che scende su via Firenze, munita di nuove pensiline. Ma i mezzi in arrivo devono pur far scendere i passeggeri. Allora forse sono costretti a fermarsi un attimo prima, perché nel tratto in cui parcheggiano il marciapiede è invaso da rami spinosi. Insomma, non proprio quel che si chiede a un polo dei trasporti, già caratterizzato per l'assenza di servizi igienici e un'organizzazione degli spazi a dir poco improvvisata. Il marciapiede è di competenza comunale, i rovi provengono da una vegetazione che proviene da un terreno accanto, forse privato. Che fare? Un'ordinanza senza dubbio, che obblighi il titolare dell'area a tagliare l'erba. Ma per i rovi che "piovono" sul marciapiede forse un taglio sommario potrebbe darlo anche un'operaio pubblico. Si tratta, in fondo, solo di consentire agli studenti di camminare sul marciapiede senza dover rischiare di restare impigliati nelle spine. Qualcosa che sta addirittura al di sotto delle condizioni basilari per muoversi. Sicuramente si provvederà.
Il fatto
Terracina, al polo dei trasporti il "saliscendi" è in mezzo ai rovi
Terracina - Il marciapiede lungo il quale si accostano i bus è invaso dagli arbusti spinosi ed è impossibile camminare