I servizi da offrire sono sempre maggiori, la fila all'ufficio Anagrafe c'è sempre, bisogna approvare il bilancio, controllare le strade e l'ordine pubblico, sbrigare la burocrazia, rispondere alle domande dei cittadini. Ma al contempo gli uffici comunali si svuotano. L'esempio del Comune di Lenola, che in questi giorni si trova a dover affrontare una nuova ondata di pensionamenti che metteranno a rischio importanti servizi, è solo uno dei tanti ma è emblematico. Nell'ordine, stanno andando via il 31 dicembre con "Quota 100" due dipendenti; e ancora, l'istruttore direttivo responsabile del settore Urbanistica, edilizia privata, servizi tecnologici, ecologici, cimiteriali (una sfilza di importanti servizi), è in congedo fino alla pensione che arriverà, anche per lui, il 31 dicembre. E ancora, un terminalista e un vigile urbano hanno inoltrato all'Inps domanda di pensione per raggiunti limiti di età: se ne andranno uno a novembre, l'altro a dicembre.
Di fronte a questa emorragia (per un Comune come Lenola, 5 dipendenti che se ne vanno sono una tombola) resteranno senza personale l'ufficio tecnico e il servizio lavori pubblici, che resta senza responsabile, la polizia locale, che perde un agente, il servizio tributi e personale. Unica soluzione, visti i limiti assunzionali, stringere convenzioni con altri enti. Ed è quello che si farà, condividendo gli stessi dipendenti. Ma non è detto che basterà. L'unica occasione in cui forse si potrà procedere ad assunzioni è con i vigili urbani, grazie agli stagionali. Vigili che almeno d'estate consentiranno il controllo su strada. Va da sé che soltanto una vera iniezione di concorsi pubblici per rimpolpare gli uffici dei Comuni, eviterà che a fermare opere e servizi non saranno più i bilanci in rosso ma gli uffici vuoti. Problemi analoghi si stanno riscontrando ovunque in Italia. Per restare alla provincia pontina, hanno dimezzato il personale Comuni come Terracina, in difficoltà anche la città di Fondi e altre importanti città del pontino.