Protagonisti i bambini, in uno dei luoghi devastati ma anche rinati a tempo record. Inizia con lo sguardo rivolto al futuro e alla speranza, nel parco dell'area Chezzi, la giornata di commemorazione voluta dal Comune nel primo anniversario del tornado che il 29 ottobre 2018 ha devastato la città, uccidendo il 53enne Nunzio Cervoni. Una città che si è ritrovata in ginocchio ma che ha saputo reagire. E con i bambini, il futuro, non vuole dimenticare ma ha deciso di guardare avanti. "Questo parco lo scorso anno è stato Raso al suolo" ha detto il vicesindaco facente funzioni Roberta Tintari abbracciando la bambina che rappresenta il Consiglio comunale dei bambini e dei ragazzi. "Dovete aiutarci a conservarlo, e a conservare la nostra città, che con grande impegno tutti i cittadini hanno ricostruito dopo il 29 ottobre dello scorso anno". È intervenuto anche l'ex sindaco Nicola Procaccini, oggi eurodeputato. "Abbiamo bisogno della pioggia, del vento e dea neve, ma poi quando la natura si scaglia con violenza contro di noi, è difficile trovare un senso. Ma dobbiamo trovare la forza, e io ricordo di averla trovata affacciandomi al balcone del Comune qualche ora dopo il ciclone, che oggi sappiamo chiamarsi ciclone Adrian. Ho visto i cittadini di Terracina già sui tetti, a riparare casa propria. Una grande emozione che mi rende orgoglioso di essere stato sindaco di questa città". I bambini della scuola Pie Filippini, tra le più colpite dal tornado, hanno letto i ricordi di quel pomeriggio di paura.
Il programma della giornata prosegue nel pomeriggio con la deposizione di un omaggio floerale in viale della Vittoria, in memoria della vittima del maltempo, Nunzio Cervoni. Alle 16.30, nell'aula magna dell' istituto Bianchini, sarà presentato il libro Le radici di Terracina Edito dalla casa editrice Innuendo e che contiene 18 racconti altrettanti scrittori su quel giorno. Infine alle 18:30 nella chiesa del Santissimo Salvatore si celebrerà una messa commemorativa.