Due tamerici alternate da un esemplare di "metrosideros" nel tratto compreso fra il municipio e piazzale delle Sirene, poi niente piante fino a piazzale San Rocco.

Così la Giunta comunale di Nettuno ha deciso di arredare viale Giacomo Matteotti, il lungomare della città, dopo la morte delle palme avvenuta a partire dal 2009 a causa dell'azione generata dal punteruolo rosso e dopo la rimozione delle altre specie di palma messa a punto nei giorni scorsi lungo tutto il tragitto compreso fra piazza Mazzini e il Santuario.

In particolare, l'esecutivo guidato dal sindaco Alessandro Coppola ha stabilito che nel tratto compreso fra via Santa Maria e la discesa verso il porto gli spazi lasciati liberi dalle piccole palme rimosse vengano occupati da alcuni lecci; per quanto riguarda la parte successiva, invece, è stato stabilito il ritorno delle tamerici alternate da quella che viene definita la "pianta del sale". In questo caso, fra il palazzo comunale e piazzale delle Sirene, gli alberi e le piante saranno irrigati da un apposito impianto.

La scelta di non piantare alcunché nella zona compresa fra l'istituto "Santa Lucia Filippini" e piazzale San Rocco, invece, ha una motivazione ben precisa: visto che il marciapiede è più stretto rispetto al tratto precedente (sette metri di larghezza anziché dieci) il completo sviluppo futuro di tamerici e "metrosideros" avrebbe potuto limitare degli spazi a disposizione delle persone. Dunque, in quell'area non ci saranno zone d'ombra.