Il Comune di Aprilia non risponde alle richieste di accreditamento inviate dalla Regione Lazio e «perde» i servizi per il Lavoro obbligatorio, attività che in questi anni venivano eseguite dall'ufficio Cilo. L'amministrazione regionale, con la determinazione G15170 del 6 novembre, ha revocato l'accreditamento all'ente. Una decisione presa dopo che diverse sollecitazioni sono cadute nel vuoto. La maggioranza Terra non ha infatti risposto né alla prima lettera della Regione del 16 luglio, con la quale veniva comunicato che l'accreditamento al servizio sarebbe scaduto il 24 ottobre, né al successivo sollecito del 1 ottobre con il quale gli uffici di Rosa Raimondi Gabrielli comunicavo l'imminente scadenza. Ma di fronte all'atteggiamento dell'amministrazione comunale, che nemmeno dopo un sollecito ha risposto, la Regione non ha potuto fare altro che eseguire la revoca.
Una scelta che, di fatto, depotenziata il Cilo: ufficio che in questi anni ha rappresentato un punto d'incontro importante per coniugare domanda e offerta del mondo del lavoro. Specialmente per i più giovani.
Le motivazioni di questa decisione, secondo l'assessore ai servizi Sociali con delega al Cilo Francesca Barbaliscia, sono da ricercare nella mancanza di figura una preposta al ruolo. Una carenza che si è determinata dopo che la dipendente che si occupava del servizio ha chiesto il trasferimento in un altro settore del Comune. L'assessore Barbaliscia tiene però a precisare che l'ufficio Cilo è ancora attivo e normalmente funzionante. «L'accreditamento alla Regione Lazio può essere richiesto - spiega Francesca Barbaliscia - solamente da una persona dotata di apposita qualifica, ma dopo il trasferimento della responsabile in altri uffici del Comune di Aprilia non abbiamo potuto riconfermare l'accreditamento al servizio. Si tratta comunque più di un formalismo, visto che il punto Cilo è comunque attivo e continua a ricevere persone, fare accoglienza e dare informazioni utili grazie al personale impiegato, supportato anche dai volontari del servizio civile. Si tratta più di un aspetto di carattere formale».
Ma, formalismi o meno, di certo con questa revoca l'amministrazione comunale rischia di vedere depotenziato un settore che - in questi anni - ha svolto un'importante funzione sociale sul territorio. Ed è per questo che sarebbe utile individuare, in breve tempo, un'altra figura che possa svolgere questo compito e riottenere così l'accreditamento da parte della Regione Lazio.
Il caso
Il Comune non risponde e la Regione revoca i servizi, depotenziato il Cilo
Aprilia - Revocato l’accreditamento per i servizi del lavoro, l’assessore Barbaliscia: «L’ufficio è comunque attivo e continuare a dare informazioni, si tratta di un atto formale»