Prime azioni concrete dopo il Consiglio comunale riunitosi per fare il punto in merito all'alluvione che il 3 dicembre ha colpito Pontinia. La Giunta, conclusa l'assise civica, si è riunita per chiedere la dichiarazione dello stato di calamità alla Regione Lazio. Un tentativo per cercare di ottenere risorse finanziarie a compensazione dei danni subiti, ma è bene ricordare - come è stato detto anche in Consiglio - che lo scorso anno, a seguito degli allagamenti del 25 novembre (ben più gravi), non fu riconosciuta la calamità. Il Comune, comunque, ha deciso di tentare nuovamente questa strada.
Nell'atto amministrativo viene riportata una breve descrizione di quanto avvenuto il 3 dicembre, quando - tra le 3 e le 5 del mattino - forti piogge hanno determinato lo straripamento del fiume Sisto. Il risultato è stato l'allagamento delle strade del centro e, anche se in misura minore, un problema analogo nelle campagne. Il bollettino meteo del 1 dicembre segnalava criticità ordinaria dal mattino del 2 e per le successive 18-24 ore con un'allerta gialla.
A causa dei problemi riscontrati all'alba del 3 dicembre, il sindaco Carlo Medici nella stessa data ha emesso un'ordinanza di costituzione del centro operativo comunale e disposto la chiusura delle scuole del centro. Non erano state interessate le scuole di Cotarda, Quartaccio e Migliara 54. «La violenza degli eventi atmosferici che hanno investito il territorio comunale di Pontinia - si legge nella delibera - ha causato l'allagamento di interi quartieri e provocato danni a diverse colture agricole, alla proprietà privata, alle attività commerciali e alle imprese, rendendo estremamente difficoltosa l'azione di tutti gli operatori (polizia municipale, protezione civile, carabinieri forestali, dipendenti comunali) i quali hanno comunque posto in essere tutti i possibili soccorsi per la cittadinanza al fine di garantire la pubblica incolumità».
La situazione era piuttosto grave, tanto da richiedere l'intervento, oltre che di varie squadre dei vigili del fuoco, anche dei gruppi di protezione civile dei Comuni limitrofi oltre a quello di Pontinia.
La delibera parla di «evidente gravità ed eccezionalità dell'evento», ribadendo che l'amministrazione comunale non può prescindere «dall'intervento di aiuti sovracomunali attivando la richiesta di dichiarazione dello stato di calamità naturale». Per questo motivo la Giunta ha deciso di chiedere l'intervento della Regione, affinché dichiari lo stato di calamità mettendo a disposizione anche delle risorse finanziarie a sostegno dei privati e delle imprese, «con risorse finanziarie celermente attivabili e procedure amministrative semplificate per le funzioni di competenza regionale e comunale».
Il fatto
Pontinia finita sott'acqua, la Giunta chiede lo stato di calamità
Pontinia - La delibera parla di «evidente gravità ed eccezionalità dell’evento», ribadendo che l’amministrazione comunale non può prescindere «dall’intervento di aiuti sovracomunali