Il bilancio di previsione passa tra i mugugni e di mal di pancia di alcuni consiglieri di maggioranza. Al termine del Consiglio comunale di ieri la manovra 2020-2022 è stata approvata con 15 voti favorevoli e 6 contrari, al termine di un confronto che ha visto diverse critiche verso l'operato del vice sindaco e assessore alle Finanze, Lanfranco Principi. Critiche che non sono arrivate solo dall'opposizione (come era prevedibile) ma anche e soprattutto dai componenti della coalizione civica, che hanno dato vita a uno scontro dialettico. Un diverbio che questa volta non ha visto come protagonista il consigliere di Aprilia Domani Mauro Fioratti Spallacci, ma i consiglieri Omar Ruberti e Marco Moroni.
Il capogruppo della lista Terra, la forza più numerosa in Consiglio, pur annunciando un voto favorevole ha aspramente criticato il bilancio, ritenendo la manovra non all'altezza delle aspettative e intimando un cambio di passo per il futuro. «Vorrei che il 2020 possa rappresentare una svolta - ha dichiarato Ruberti - che ci permetta di tradurre in azioni più concrete i nostri obiettivi, i nostri progetti, quelli in ragione dei quali partecipiamo a questa esperienza amministrativa. Spero che ciò possa avvenire con un cambio di atteggiamento amministrativo; dobbiamo costruire percorsi condivisi e non curare piccoli interessi, altrimenti sarà difficile restituire risultati alla città. Voterò a favore di un bilancio appena sufficiente, per il quale riteniamo sia stato fatto un lavoro insufficiente».
Un duro intervento che ha scatenato la reazione di Marco Moroni, capogruppo di Unione Civica (lista di riferimento dell'assessore Principi). «Non condivido - afferma Moroni - ciò che ha detto Ruberti. Il suo sembra il discorso di chi non conosce le situazioni economiche e finanziarie dell'ente, mentre voglio ricordare che lui ricopre il ruolo di presidente della commissione Finanze e ha portato in aula la proposta di bilancio di cui discutiamo. La mia lettura è completamente diversa: conosciamo le carenze del settore e la situazione d'emergenza in cui è stato costretto ad operare, con il dirigente alle Finanze che è in via di trasferimento. Non si tratta di un bilancio espansivo ma bisogna fronteggiare diversi debiti: dalla Multiservizi, ai canoni idrici, fino ai contenziosi milionari dei quali non possiamo conoscere l'esito. E' normale dunque che la priorità sia stato mettere al riparo i conti, ma tutto ciò è frutto di un lavoro collegiale».
L'assessore Principi: «Prudenza giusta, in passato tanti danni»
A differenza del suo capogruppo, il vice sindaco e Principi ha preferito invece far buon visto a cattivo gioco, incassando senza particolari reazioni la «mezza bocciatura» arrivata pochi minuti prima da Ruberti. «Il bilancio perfetto non esiste, accontentare tutti era impossibile. Ma le critiche costruttive - dice l'assessore - possono essere uno stimolo a fare meglio. E' vero, sul bilancio ho tenuto un'impostazione rigida ma in passato sono stati approvati bilanci di ‘finanza creativa'. E ora, a distanza di 15 anni, gli amministratori che utilizzavano quel sistema creativo si trovano a dover fronteggiare i contenziosi che ne sono derivati».

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