Una montagna di debiti fuori bilancio, alcuni frutto di pignoramenti e ratificati con mesi di ritardo e con procedure che mostrano la debolezza di una macchina amministrativa che gira a fatica. Lo aveva annunciato l'opposizione cavalcando la polemica politica ma il dato del consiglio comunale della vigilia di Natale è stato proprio questo: la percezione concreta di come l'ente debba far fronte a tanti guasti in parte derivanti dal passato ma anche dovuti a iter farraginosi, uffici che non dialogano e a una struttura che non gira come dovrebbe. Il 24 il copione, sui 19 punti all'ordine del giorno tra debiti e variazioni di bilancio, è stato il solito: l'opposizione non ha votato mentre la maggioranza li ha approvati. Così il consiglio si è trovato a ratificare debiti come ad esempio il pagamento per il RUP del cimitero, la delibera numero 108, il cui decreto ingiuntivo è arrivato il 27 giugno 2019 e ratificato con 3 mesi di ritardo.
Oppure la 143,un pignoramento fatto sul conto corrente del Comune: il decreto ingiuntivo di questo pagamento è arrivato il 16 maggio 2018 con esecutività dal 28 giugno, l'atto di precetto è arrivato il 5 dicembre 2018 e nel frattempo – come ha spiegato la consigliera Nicoletta Zuliani – è aumentato di 6000 euro la somma che inizialmente era di 19.000, l'atto di pignoramento è stato infine fatto il 4 febbraio 2019. Tempi lunghi che sono costati caro. Oppure quello riguardante la Vodafone arrivato a febbraio 2018 e ratificato il 24 o quello per un esproprio nella zona R1, la sentenza è del 6 marzo 2019 sul quale il Pd si è chiesto per quale motivo si stava ratificando così in ritardo? «Lbc dovrebbe dare continuità amministrativa agli atti avviati dalle precedenti amministrazioni malgrado non ne condivida le scelte - ha spiegato la capogruppo del Pd e a me a evidenziare criticità e a continuare a mantenere la distanza da quelle scelte che oggi diventano la conclusione dell'iter di quegli atti generati indubbiamente da scelte da cui il Partito Democratico è lontano 1000 miglia. I tempi con cui questi atti amministrativi vengono evasi sono insostenibili e mostra come la macchina risponda lentamente a cose a cui deve dare una continuità amministrativa. Purtroppo, non rispettare i tempi compromette cose importanti con ricadute sulla città e su tutti cittadini. Da una parte non si riesce a dare le risposte di cui i cittadini hanno bisogno; dall'altra c'è un'immagine di inefficacia, di non risposte, che influiscono sulle scelte elettorali». Da parte sua il capogrupo di Lbc Dario Bellini ha difeso l'operato della maggioranza: «Abbiamo disinnescato altri 570.000 di debiti fuori bilancio creati dalle passate amministrazioni col solito modus operandi che non è solo sciatto, è anche pericolosamente pratica per sovvertire il corretto e legale modo col quale in un libero mercato si assegnano lavori e servizi, solo con le Gare d'appalto. Questi debiti vanno sommati agli altri 18milioni di euro già pagati col nostro voto da inizio consiliatura e sempre creati dalle passate amministrazioni. Soldi che togliamo alla città, alle strade, al presente ed al futuro.
Chi amministra oculatamente deve rispettare la legge, le generazioni future non continuando ad indebitarle, perché è con questo ragionamento che il nostro Paese si ritrova il secondo debito pubblico più grande del mondo che toglie respiro a noi ed al futuro dell'Italia. Per carità, poi gli errori umani ci possono stare ma è un dato di fatto incontrovertibile che l'amministrazione Coletta non ha contratto un solo euro di debito fuori bilancio».
Il fatto
Consiglio comunale, una montagna di debiti per il Comune
Latina - Il consiglio della vigilia ratifica tante delibere esplosive trascinate da mesi. Zuliani: tempi insostenibili con questa maggioranza