Sulla vicenda del rincaro dei biglietti dei bus a Latina arriva ora un esposto all'Autorità Garante per la concorrenza e all'Anticorruzione e alla Procura generale della Corte dei Conti. Ad inviarlo è il comitato Bugia Blu che, attraverso il suo presidente, l'ingegner Massimo De Simone, ha vagliato gli atti prodotti dall'amministrazione comunale guidata da Damiano Coletta che hanno portato ad un incremento di oltre il 50% dei biglietti del trasporto pubblico locale. Secondo De Simone, a tutto vantaggio dell'azienda che gestisce il trasporto pubblico, che incasseraò in un anno oltre 400 mila euro più che in passato.
De Simone nell'esposto fa notare come la deliberazione di giunta del 28 novembre 2019 modifica i prezzi dei biglietti stabiliti con precedente delibera di Consiglio comunale, numero 47 del 21 marzo 2003. Secondo Bugia Blu questa decisione appare "con tutta evidenza favorire l'attuale gestore e aggiudicatario della gara". Ma non solo. Secondo l'ingegner De Simone "l'aumento dei prezzi è ingiustificato e le motivazioni presenti nella deliberazione non sono sufficienti a giustificare questo aggravio dei costi per i consumatori".
"Motivazioni "illogiche, incomprensibili e manifestamente contraddittorie" si legge nell'esposto. "Più dettagliatamente si legge (nella delibera di novembre, ndr) che risulta ‘necessario' procedere all'aumento dei biglietti, chiamato nel testo ‘rimodulazione', per le numerose proroghe del servizio che non avrebbero consentito in precedenza il ripensamento del vigente sistema tariffario istituito con deliberazione numero 47/2003, per gli evidenti ed innegabili incrementi che il Tpl avrebbe riscontrato relativamente alla qualità e alla fruizione dello stesso anche grazie alle innovazioni introdotte dal concessionario e perché tale ‘esigenza' scaturisce anche dalla analisi dei dati a disposizione degli uffici dai quali emerge un rilevante aumento del numero di utenti trasportati e conseguentemente un importante aumento dei titoli venduti".
Sulle proroghe De Simone fa notare come l'attuale amministrazione ha concesso ben quattro proroghe al precedente gestore del servizio. Pertanto secondo l'esposto, l'amministrazione Coletta "dall'insediamento del 2016 alla pubblicazione del bando nel 2018, aveva tutto il tempo necessario per approntare eventuali modifiche tariffarie con i dovuti passaggi amministrativi, anche in Consiglio comunale". Poco convincente è anche il passaggio della delibera legato all' "aumento del numero di utenti trasportati e il conseguente aumento dei titoli venduti": "La situazione evidenziata – si legge nell'esposto – avrebbe dovuto scongiurare ogni più lontana idea di aumentare il prezzo dei biglietti e il connesso profitto del gestore e, semmai quindi, al limite, diminuirli piuttosto che aumentarli. Per quanto riguarda la motivazione relativa agli ‘evidenti e innegabili incrementi relativi alla qualità e alla fruizione del servizio' – prosegue De Simone – basta ricordare che le caratteristiche della gestione sono previste nel bando stesso ed in particolare nel capitolato prestazionale. Semmai allora sarebbe da verificare se la nuova gestione stia rispettando tutti i parametri del nuovo bando e dell'offerta di gara sulla quale si è aggiudicato il servizio, i tempi di attuazione e se siano state eventualmente applicate le previste penali, e non evidenziare, in maniera del tutto superflua e insignificante, se vi siano stati incrementi della qualità rispetto alla vecchia gestione, frutto di un bando datato di decenni e completamente diverso da quello odierno". Secondo i calcoli effettuati da De Simone, l'aumento dei biglietti garantirà al gestore ricavi aggiuntivi per 430.800 euro.
Nell'esposto il Comitato Bugia Blu chiede di sapere, tra le altre cose, se l'amministrazione comunale abbia agito seguendo i dettami di legge e se sia normale aver cambiato i termini del contratto dopo l'aggiudicazione della gara avvenuta con evidenza pubblica.