Uccidono una cagnolina e i suoi cuccioli, poi abbandonano i corpi lungo la strada, all'interno di un sacco nero per la spazzatura. L'orrore si è consumato tra via Inghilterra e viale Italia: qualcuno, probabilmente nella notte tra venerdì e sabato ha abbandonato il sacco nei pressi dell'area residenziale. Sono stati i residenti la mattina successiva a scoprire il corpo senza vita di una meticcia di taglia media e dei suoi tre cuccioli appena nati. Immediata la segnalazione alla Asl: spetterà al personale competente del servizio veterinario la rimozione dei quattro animali e l'accertamento sulle cause delle morte, ma anche l'eventuale presenza di chip, utile per capire se il cane avesse un padrone o se poteva trattarsi di una randagia o ancora di un cane di quartiere. Intanto l'episodio, segnalato attraverso i social, ha prodotto un moto di indignazione da parte del popolo del web. Reazioni talvolta eccessive, ma giustificate dal gesto di crudeltà gratuita che pare essere stato perpetrato nei confronti di un animale indifeso e dei suoi cuccioli di pochi giorni. I più chiedono giustizia, si interrogano sulla possibilità di risalire all'autore del gesto visionando i filmati delle telecamere di videosorveglianza presenti nel quartiere, ricordando che la violenza e la crudeltà nei confronti degli animali sono reato punito dalla legge e il rinnovato interesse della politica anche locale sulle azioni di sensibilizzazione e contrasto è evidente nei singoli atti deliberativi. 

La delibera pochi giorni prima
Solo pochi giorni prima che il vile gesto divenisse di dominio pubblico infatti, la Giunta comunale attraverso la delibera 1 del 9 gennaio 2020, ha approvato il progetto operativo per la prevenzione e il contrasto del maltrattamento degli animali. Grazie al finanziamento di 6 mila euro assicurato al comune nord pontino dal Ministero dell'interno, verranno implementati i servizi di prevenzione e contrasto del fenomeno anche attraverso un plus orario lavorativo degli agenti della Polizia Locale. Lavoro extra che servirà a intensificare i controlli sui microchip, verificare l'iscrizione degli animali all'anagrafe canina e dove necessario provvedere al recupero di animali pericolosi o maltrattati che verranno custoditi all'interno di strutture specializzate.