La consulta dei borghi, convocata a partecipare alla conferenza dei servizi decisoria in Regione, chiede immediati chiarimenti formali dalla amministrazione Comunale di Latina. Muzio, presidente di Minerva: "la riapertura si sostanzierebbe nell'ennesimo schiaffo alla comunità pontina"

La consulta per i Borghi di Latina ha ricevuto la convocazione per partecipare alla conferenza dei servizi decisoria sulla modifica sostanziale di recupero della volumetria pari a circa 38.000 mc nel lotto B della discarica di Borgo Montello, indetta dalla Regione Lazio per il prossimo 22 gennaio. 

Il Sindaco di Latina, di rimando, teme che in Regione si stia per decidere sulla riapertura della discarica contravvenendo in sostanza a degli impegni amministrativi presi e per questi chiede, soltanto oggi, una mobilitazione cittadina qualora si decidesse per la riapertura.

I neo nominati presidenti Donatella De Persis, Gillo Dal Palù, che succedono, a seguito del passaggio di consegne, formalizzato ieri 17.01.2020, alla dimissionaria Valentina De Meo, parteciperanno alla conferenza dei servizi regionali ma chiedono immediati chiarimenti sulle intenzioni della amministrazione comunale e sulla posizione che il Sindaco, fino ad oggi silente, intende prendere sulla vicenda della riapertura della discarica di Borgo Montello.

Ancora più diretto l'intervento del membro della Consulta, referente di Bgo Isonzo, Cristian Stano, il quale dichiara "Auspico, però, che la prima mobilitazione su tutte avvenga da parte del primo cittadino il quale spero non deleghi nessuno ma si alzi e vada in prima persona a presenziare quella Conferenza dei Servizi.
Questo per dare un segno politico alla vicenda. Invece da un punto di vista amministrativo vi sono voci di tecnici esperti in materia i quali asseriscono che il blocco della riapertura del sito di Borgo Montello potrebbe essere disposto dal Sindaco di Latina attraverso un'ordinaria costruzione di atti amministrativi ben precisi e puntuali. Il Sindaco di Latina si è adoperato in passato a produrre un'ordinaria amministrazione vòlta al blocco della riapertura del sito? Li ha mai usati quegli strumenti amministrativi di blocco? O si stanno procrastinando? Da cittadino se mi si chiede di alzarmi per una mobilitazione voglio prima sapere se il mio Sindaco ha attivato tutti gli strumenti amministrativi che la legge consegna nelle sue mani".

Interviene sulla vicenda l'Avvocato Annalisa Muzio, presidente di Minerva e membro della Consulta per i Borghi di Latina: "le notizie sulla possibile riapertura della discarica di Borgo Montello rappresentano l'ennesimo schiaffo per la comunità pontina e continuano a perpetrare le innumerevoli servitù che da sempre affliggono il suo territorio ed inducono a far riflettere. Nel ribadire la contrarietà dell'Associazione Minerva a tale opzione e l'impegno della stessa a cercare di interdire in ogni sede e con tutti i mezzi possibili una simile sciagurata ipotesi non va sottaciuta la superficialità e l'approssimazione con cui l'Amministrazione Comunale di Latina ha gestito le vicende del suddetto sito. Al di là dei roboanti inviti alla "mobilitazione" è innegabile che se si dovesse concretizzare tale sciagurata ipotesi, le conseguenze sarebbero gravissime per tutta la nostra città e non soltanto per Borgo Montello.

Deve essere, infatti, chiaro a tutti, che tale riapertura viene da lontano e consegue la miope politica seguita, in questi ultimi anni dall'Amministrazione comunale. Ribadisco, peraltro, e ancora una volta, la responsabilità della Regione e del Comune rispetto alla mancata bonifica del sito che doveva e deve essere fatta indipendentemente dalla riapertura o dall'ampliamento del sito".

La maggioranza, per favorire la nascita della "perla" ABC, i cui risultati, peraltro, è ormai un dato incontrastato, sono di gran lunga inferiori, in fatto di servizi, a quelli raggiunti dalla società fallita, hanno perso il controllo dell'impianto che la Curatela del Fallimento della Latina Ambiente ha ceduto, incassando ben oltre due milioni di euro, al Gruppo Cerroni ed hanno esposto la cittadinanza di Latina a pagare i debiti contratti, nel tempo con la predetta, che hanno cercato di nascondere sotto al tappeto; debiti che potevano essere, invece, oggetto di preventivi accordi transattivi mai voluti perseguire per incomprensibili ragioni. Scelte miopi e poco lungimiranti di cui oggi si pagano le conseguenze. Del resto solo chi non ha contezza della realtà poteva pensare che un colosso del mondo dei rifiuti qual è quello dei Cerroni investisse un così  cospicuo importo per piantarci le margherite. 

Chi è causa dei suoi mali pianga se stesso e non invochi estemporanee mobilitazioni. Peccato che a pagare le conseguenze sia, come al solito, la cittadinanza di Latina".