Quei 6 chilometri che lo distanziano dal Comune di appartenenza devono sembrare almeno il triplo alla gran parte dei residenti che, per diverse ragioni, continuano a sentirsi isolati da Terracina e alla stregua di cittadini di "serie B". Eppure Borgo Hermada, con i suoi oltre 10mila abitanti (di fatto un quarto di quelli che conta Terracina), è la frazione più grande del territorio comunale e, già solo per questo, vorrebbe sentirsi più coinvolta nelle decisioni amministrative. Non a caso è da tempo che i residenti chiedono il ripristino dei presìdi della delegazione comunale e della Polizia locale. Ma anche sul fronte della viabilità le cose non vanno certo meglio, visto che dei tre ingressi principali per raggiungere il centro abitato - due dalla Pontina e uno dall'Appia - sono rimasti soltanto i primi due, vale a dire via Migliara 58 e via Pantani da Basso, mentre il terzo, quello al bivio di Ponte Maggiore (innesto alla Migliara 57), è diventato a senso unico in uscita per il disappunto dei residenti che sono obbligati, transitando sulla "fettuccia", ad effetture ulteriori 10 chilometri per entrare all'incrocio della Migliara 54 (quello per Borgo Vodice), proseguire su via Capo Selce (la strada che costeggia il canale) e ritornare all'incrocio all'altezza di Ponte Maggiore. Altrimenti l'unica possibilità è sbucare sulla Pontina. «Ponte Maggiore è uno dei punti più trafficati perché oltre a condurre al borgo consente anche di raggiungere le diverse aziende agricole della zona - spiega il leader del movimento politico "Insieme a Te" Arcangelo Palmacci che si è sempre fatto portavoce delle rivendicazioni della frazione e che sta raccogliendo le firme per ottenere i riscontri richiesti all'Amministrazione comunale -. Senza contare che consente di raggiungere in breve la Frosinone-Mare. Per questo non è possibile attendere passivamente l'avvio dei lavori di messa in sicurezza del ponte stabiliti dall'ordinanza dell'Amministrazione provinciale datata 5 novembre 2019. Da quella data si sono contati solo disagi e multe per i trasgressori del divieto d'accesso dell'Appia».
Anche il nodo illuminazione è prioritario. «Soprattutto sulla Migliara 58 - sottolinea Palmacci - che taglia il territorio unendo, di fatto, Appia, Pontina e litoranea. Una strada molto trafficata che va messa in sicurezza e illuminata per evitare spiacevoli conseguenze a cominciare dalle ore notturne».