Prime scintille politiche, a Terracina, sulla questione Morelle. Da una parte il sindaco facente funzioni Roberta Tintari e dall'altra il Partito democratico del segretario Daniele Cervelloni. «Apprendiamo della volontà del Pd di sollecitare la Provincia di Latina a fare la sua parte per individuare un sito di stoccaggio per la frazione secca diverso dalla discarica di Borgo Montello - ha scritto Tintari sulla pagina personale di facebook -. Sia chiaro che noi ci aspettiamo che la stessa Provincia escluda categoricamente anche Terracina da qualunque ipotesi di presa in considerazione per la realizzazione di una discarica per lo stoccaggio della frazione secca dei rifiuti. Il sito di Morelle non è assolutamente idoneo, ma anche se ci fosse una qualsiasi altra area (e non c'è), la nostra posizione non cambierebbe di un millimetro. Su questo punto non siamo disposti a trattare».
La risposta del Pd non si è fatta attendere: «La nota del sindaco, riportata anche dall'assessore all'Ambiente Emanuela Zappone, sostiene di escludere categoricamente il sito di Morelle tra i possibili siti di stoccaggio per la "frazione del secco" - sottolinea Cervelloni -. A tal proposito, occorre precisare come le scelte in tema di rifiuti vengono fatte all'interno dell'Assemblea provinciale dei Sindaci e non altrove. Quindi gli unici ad essere responsabili di tali scelte sono i sindaci dei 33 comuni della provincia. E' poi evidente come tale dichiarazione abbia l'intento propagandistico di sviare dalle proprie responsabilità rispetto al progetto di compostaggio esistente su Morelle, ovvero quello di costruzione di un mega impianto pubblico provinciale di 60mila metri quadri, la cui ubicazione a Morelle è stata proposta, proprio nella stessa Assemblea dei Sindaci del 2018, dall'amministrazione Procaccini. Una scelta, mai discussa in un Consiglio comunale, calata dall'alto come spesso accaduto nel passato e a nostro avviso "incosciente" rispetto sia ai numerosi vincoli e criticità che escludono quell'area tra quelle di possibile ubicazione, sia rispetto agli interessi della città e dei nostri cittadini mai coinvolti ed adeguatamente tutelati». Il Pd ricorda anche gli interventi di Zappone, che «a più riprese indicava questa soluzione come una grande opportunità per la città. Pertanto, rimanendo fermamente contrari alle scelte fatte sul sito di compostaggio e su qualunque altro impianto di così vaste dimensioni e portata, invitiamo il sindaco, rispetto al tema importante dei rifiuti, alla coerenza delle proprie azioni amministrative evitando "propaganda spicciola" nell'intento di mascherare delle gravi responsabilità politiche dovute ad incaute scelte amministrative del suo illustre predecessore. Rinneghi in maniera decisa, dunque, la disponibilità offerta a suo tempo da Procaccini rispetto alla possibile ubicazione di un'opera mastodontica, di difficilissima attuazione rispetto alle caratteristiche dell'area e profondamente impattante per il territorio e per l'economia della nostra città».
Anche il leader del movimento civico "Insieme a Te", Arcangelo Palmacci, ha ribadito il "no" perentorio sia alla realizzazione di un mega impianto di compostaggio sia a una discarica provinciale a Terracina: «Qualora si dovesse persistere con questa ipotesi scellerata - ha tuonato Palmacci - si pianificheranno iniziative coinvolgendo maggiormente la cittadinanza».
Terracina, la querelle
Sito di "Morelle", arrivano le prime scintille politiche
Terracina - Botta e risposta tra sindaco e Pd. Tintari: «Qui nessuna discarica di stoccaggio»; Cervelloni: «La proposta arrivò proprio da questa amministrazione»