L'anno giusto per l'azienda speciale Abc è sempre il prossimo. Esattamente come nel 2019, il 2020 si apre con l'approvazione del bilancio di previsione che punta all'avvio della raccolta differenziata porta a porta "dall'autunno di quest'anno" come ha detto oggi in Consiglio comunale il direttore generale dell'Abc, Silvio Ascoli. Il bilancio 2020 era uno dei punti dell'ordine del giorno della massima assise cittadina. Il via libera è arrivato con i 15 voti della maggioranza che sostiene il sindaco Damiano Coletta. Dopo tre anni la posizione di Latina Bene Comune non è cambiata: l'azienda speciale Abc è considerata la scelta migliore possibile.
I numeri snocciolati dal Dg Ascoli parlano di costi previsti per 14,6 milioni di euro e ricavi di 15,6 milioni di euro. Un attivo di 1 milione di euro sul quale il consigliere comunale Massimo Di Trento ha sollevato qualche dubbio, per la verità poco chiarito in sede di replica. Nel 2020 Abc conta di raggiungere il 33% di raccolta differenziata: insomma, anche quest'anno Latina città sarà la zavorra della differenziata in provincia e nel Lazio le dice bene che la Capitale di Virginia Raggi riesce a fare, in proporzione, peggio. Gli atti approvati oggi parlano di una differenziata al 65-70% entro il 2022. Come detto, l'avvio del potenziamento della modalità "porta a porta" spinta è stato rinviato al primo ottobre prossimo per un terzo degli abitanti di Latina. Le aree interessate a questo primo step saranno quelle di Latina Scalo, Borgo San Michele, Borgo Piave, Q4 e Q5. Questo primo step sarebbe dovuto partire il 1 ottobre 2019. Insomma, s'è perso un altro anno dietro le incertezze di questa azienda speciale nata nel 2017 dalle ceneri della Latina Ambiente (lasciata fallire) ma senza avere soldi e risorse proprie per operare al meglio. Abc, ancora oggi, utilizza mezzi e personale della fallita Latina Ambiente dopo aver riacquistato tutto dal fallimento medesimo.
In tutto questo nessuna buona notizia per i cittadini. Infatti negli atti approvati si legge anche che le tariffe della Tari, ossia la tassa sui rifiuti, non diminuiranno ma potranno eventualmente solo restare invariate o salire. A sollevare il quesito è stato il consigliere comunale di Forza Italia Alessandro Calvi che ha evidenziato come nella relazione allegata alla delibera di Consiglio comunale, "'azienda prevede sì l'ampliamento della base imponibile Tari con la raccolta porta a porta spinta ma anche il perseguimento di una politica tariffaria conservativa utile a coprire i maggiori costi che inevitabilmente insorgono implementando modelli ad elevato standard prestazionale".
Dalla maggioranza, il capogruppo Dario Bellini ha detto che questo "sarà l'anno della svolta per Anc". L'ennesimo. Il sindaco Coletta si è detto soddisfatto per la sentenza del Tar che ha dato ragione al Comune sul ricorso di De Vizia sulla gara europea.