Parlare con i bambini delle scuole, accompagnarli nel descrivere l'azione del virus, senza allarmismi ma con i dati e le conoscenze finora acquisite sul Covid-19. E' l'invito che l'assessore e il dirigente alla pubblica istruzione del Comune di Latina fanno ai genitori dei nidi e delle scuole dell'infanzia comunali in una lettera aperta.
Scrivono l'assessore Gianmarco Proietti e il dirigente Umberto Cappiello: "L'Italia affronta la prima vera emergenza legata al Covid-19, il virus che dall'inizio dell'anno si sta diffondendo in tutto il mondo. Il Sindaco, d'accordo con la Prefettura e le altre autorità competenti terrà costantemente aggiornata la popolazione dando tutti i chiarimenti necessari per condividere le informazioni e fare il possibile per mettere in sicurezza i cittadini di Latina: sappiamo che la situazione può variare di ora in ora, ma ad oggi il Lazio e la nostra città, fortunatamente, non sono attenzionati dai provvedimenti del governo, ma dobbiamo ascoltare e rimanere preparati".
Proietti spiega che "occorre parlare con i bambini delle nostre scuole, accompagnarli nel descrivere l'azione del virus, convergendo la paura che potrebbero e potremmo avere, sentimento positivo che aiuta a proteggerci, verso una conoscenza del fenomeno che stiamo vivendo. È bene dire ai bambini che La malattia prodotta dal coronavirus è simile ad un'influenza. Fa tossire, starnutire, dà febbre e in molte persone il virus non produce nemmeno questi sintomi. Non si nasconda a loro che ad oggi, il 2% delle persone affette dal virus è morto. Vuol dire che di tutti gli ammalati, muore, purtroppo, una persona su 50. È importantissimo dire che tra i malati non ci sono praticamente bambini. Ovvero, sembra che ci bambini abbiano una capacità naturale di resistere all'attacco del virus, che, quindi, per i bambini non rappresenta oggi una reale minaccia".
"La paura ci fa vedere tutto buio e cupo - si legge ancora nella lettera - dobbiamo però insieme affidarci al lavoro di milioni di persone che oggi stanno lavorando e combattendo per vincere la battaglia contro il coronavirus: un esercito enorme di milioni di uomini e donne - medici, ricercatori, scienziati, infermieri, forze dell'ordine - contro un invisibile microscopico virus. Mettere tutti in sicurezza vorrà dire, probabilmente, rinunciare forse a qualche comodità o divertimento, ma è bene tranquillizzare i nostri bambini e con serenità alimentare la speranza che insieme possiamo vincere anche questa battaglia. Le educatrici e le maestre e il personale tutto sarà, come sempre, a vostro servizio per accompagnare i bambini e sostenerli".