Se fortunatamente il territorio delle province di Roma e Latina non sta facendo i conti con l'emergenza sanitaria legata al Coronavirus, lo stesso non si può dire per le ripercussioni economiche e sociali che la paura per un possibile contagio del Covid-19 sta avendo praticamente in tutta Italia. Interessanti, in tal senso, le posizioni di alcuni dei sindaci della provincia pontina e del litorale romano.

TERRACINA - Roberta Tintari
La questione del Coronavirus sta avendo un forte impatto sulla nostra quotidianità, soprattutto dal punto di vista emotivo, condizionando le scelte di molti. Al momento, comunque, sembra non avere una ripercussione molto significativa sull'economia cittadina, ma siamo ancora in una fase di valutazione: credo che il prossimo fine settimana, fermo restando un meteo favorevole, possa dare indicazioni più importanti perchè un marcato calo di presenze potrebbe essere riconducibile ad una rinuncia alla socialità per timore di contagio. Terracina, ad oggi, non registra alcun caso di positività e questo ci conforta. Quello che posso dire è che, pur comprendendo la giusta preoccupazione, sia come cittadina, madre di famiglia e amministratore, sia giusto ricondurre tutta la vicenda ad una dimensione più equilibrata perchè appare maggiore il rischio della diffusione di una psicosi rispetto ad un reale pericolo per la salute. Siamo in contatto costante con tutte le autorità preposte e continuiamo a monitorare la situazione, tutto sommato tranquilla. Appare però inevitabile una considerazione: l'Italia Settentrionale, universalmente riconosciuta come la locomotiva economica della nazione, sta pagando un durissimo prezzo e gli effetti si ripercuoteranno certamente sull'intera comunità nazionale. L'immagine dell'Italia è gravemente danneggiata e resta da capire a chi possa giovare una situazione di questo genere. Da più parti giungono appelli da scienziati che invitano ad abbassare i toni allarmistici perchè non hanno ragion d'essere vista la positiva evoluzione sanitaria dei pazienti che hanno contratto il virus, tranne quei pochi e tristi casi di decesso che sembrano rientrare appieno nelle statistiche ordinarie relative alle epidemie influenzali. Evitiamo anche di rincorrere voci e notizie incomplete, che spesso si rivelano prive di fondamento, e che innescano dinamiche veramente dannose, fino a rasentare forme di discriminazione folli. Ovviamente la guardia rimane molto alta e non cediamo al rischio di sottovalutazione. Quello che mi sento di dire ai nostri concittadini è di proseguire una vita normale, osservando scrupolosamente il decalogo redatto dal Ministero della Salute e le più elementari norme d'igiene che rappresentano la migliore garanzia per arginare l'espandersi del virus.

APRILIA - Antonio Terra
Non siamo certamente una località turistica - ha esordito -, ma certamente c'è un calo di presenze nei ristoranti. Particolare, invece, ciò che accade sul trasporto pubblico: parlando col gestore, ho appreso che l'altro giorno, in stazione, all'arrivo del treno solo una persona ha scelto di prendere l'autobus, le altre sono andate via a piedi. Fino ai giorni scorsi, invece, le corse erano strapiene

SAN FELICE CIRCEO - Giuseppe Schiboni
Stiamo dando attuazione a quanto disposto nell'ordinanza del presidente della Regione Lazio, per mettere in campo tutte quelle azioni di grande responsabilità e di sicurezza per le persone, acquistando per i plessi scolastici e per gli uffici comunali i dispenser con prodotti igienizzanti per una costante pulizia delle mani. In questa fase sarà importante mantenere un livello di conoscenza della malattia e delle precauzioni individuali a cui tutti siamo chiamati a dare seguito per scongiurare il pericolo di contagio. Da Sindaco e medico sento il dovere di richiamare ognuno di noi ad una severa e scrupolosa osservanza delle regole diramate dal presidente della Regione Lazio

ANZIO - Candido De Angelis
Se in questi giorni non è cambiata anche la Costituzione Italiana, sono ancora le Regioni, insieme allo Stato ed ASL territoriali, gli Enti competenti in materia di tutela della salute. Il Comune di Anzio non ha partecipato all'incontro, convocato dalla Città Metropolitana e dal Sindaco Raggi, in quanto sul coronavirus ci atteniamo alle indicazioni dello Stato e della cabina di regia regionale istituita dall'Assessore D'Amato. Nell'Italia dove circa cinquecento persone al giorno muoiono di cancro e diverse centinaia all'anno di influenza, con un'overdose di comunicati, post, interviste, dichiarazioni da - Independence day -, si è tenuto insieme un Governo al capolinea ma, purtroppo, si è generata una psicosi collettiva, anche in località poco toccate dalla problematica, che potrebbe dare il colpo di grazia all'economia italiana. Le associazioni di categoria, questa mattina, - prosegue il Sindaco De Angelis - evidenziano il crollo delle prenotazioni turistiche, fino al 90%, con ripercussioni drammatiche sull'occupazione e sulle imprese italiane. Come Amministrazione, insieme al coronavirus, rispetto al quale necessita comunque essere vigili, siamo molto preoccupati per le imprese del territorio e per tutte quelle attività che, nell'unica città Bandiera Blu e Bandiera Verde della Provincia, operano nell'indotto diretto ed indiretto del turismo. Sarà un altro fine settimana con temperature primaverili, - conclude il Sindaco di Anzio, Candido De Angelis - invito i cittadini ed i turisti a trascorrerlo serenamente sul nostro splendido litorale

PROSSEDI - Angelo Pincivero
Sono convinto che debbano essere sempre rispettate le indicazioni di chi è preposto a gestire le emergenze e, sotto il profilo strettamente medico non posso nemmeno permettermi di fare valutazioni sull'argomento Covid-19 poiché nella vita professionale sono un avvocato, tuttavia per quello che ho visto posso dire che la percezione che è arrivata ai miei concittadini tramite i media nazionali sia stata molto impattante: si è creato molto panico, specie nei soggetti più deboli, questo sicuramente non è stato positivo e come sindaco mi sono più volte speso per dialogare anche al telefono con persone allarmate da quanto gli veniva proposto in tv. Ci siamo spesi, come Amministrazione, dando la massima disponibilità a tutti e questo è un segnale importante, poi tramite i social abbiamo fornito le indicazioni che ci erano state inviate tramite l'Ordinanza della Regione Lazio ma abbiamo anche voluto stemperare un po' l'isterismo che si è creato, anche perché a volte basta un sorriso e le raccomandazioni vengono recepite da tutti senza alimentare il caos con ricadute negative anche dal punto di vista economico sulle attività della nostra area che vive di un turismo sano e appassionato di cultura, gastronomia e tradizioni.

SONNINO - Luciano De Angelis
Come tutti i Sindaci d'Italia è una posizione scomoda. Le persone sono molto preoccupate perché le comunicazioni inerenti questa vicenda, circolate subito dopo la deflagrazione dell'allarme per la diffusione del virus Covid 19 in Italia, hanno generato allarme e preoccupazione.
Devo essere sincero, ho visto grande coesione tra le parti in Provincia di Latina tra i vari sindaci, il Presidente della Provincia, il Prefetto, il Direttore della ASL, i Sanitari specializzati di settore; tutti si sono comportati in maniera corretta e professionale. E' stata ed è assai efficace la rete di comunicazione con i gruppi di scambio informazioni tra figure istituzionali. Praticamente riusciamo ad essere aggiornati praticamente in diretta di ogni evoluzione riguardante il fenomeno nei nostri territori e a livello regionale. La Conferenza dei Sindaci indetta dal Prefetto Maria Rosa Trio è stata fondamentale per coordinarci e la partecipazione del Direttore della ASL Giorgi Casati che ci ha spiegato le procedure in atto è stata utilissima Spero che il Governo centrale, a prescindere dai colori politici, riconosca il ruolo recitato in questa vicenda , così come in altre, dai Sindaci.

ROCCASECCA DEI VOLSCI - Barbara Petroni
A Roccasecca dei Volsci la situazione è vissuta con tranquillità. C'è il caso di un ragazzo che è tornato da Milano e che sta osservando la quarantena volontaria a casa insieme alla famiglia. Spero che questa quarantena dia esito negativo per quando riguarda il virus e sono fiduciosa di ciò perché la quarantena è stata dettata da un senso di responsabilità in assenza totale di sintomi. Non ha eseguito neanche il tampone ma essendo tornato da una zona limitrofa alla zona rossa, quando me lo ha comunicato, abbiamo deciso e condiviso di agire in tal senso. Ciò per azzerare le possibili preoccupazioni in un paese piccolo in cui ci si conosce tutti. Da Sindaco mi sono raccomandata e ho fatto di tutto per diffondere le norme di precauzione diramate dal Ministero della Salute Ci siamo inoltre attivati per l'acquisto di distributori di disinfettante nelle scuole e negli edifici pubblici. E' importante prestare attenzione ma anche badare affinché il panico non abbia la meglio sulla quotidianità.

MAENZA - Claudio Sperduti
Ci ritroviamo a far parte di un meccanismo che prova a gestire un'emergenza nazionale e non è facile. Capisco la preoccupazione evidenziata da molti ma penso che in molti casi si sia anche esagerato. Penso che sia stato fatto tutto quanto le Istituzioni potessero fare e comunque non è questo il momento dei processi. Viviamo in una società in cui la mobilità è continua, globale e quotidiana anche in realtà piccole come la nostra. Noto che a livello nazionale, abbia creato spaesamento l'iniziale linea tesa a sminuire i possibili allarmi, contrapposto dai toni quasi drammatici assunti nei giorni seguenti. Con il senno del posi, penso che il profilo basso iniziale sia stato dettato dalla consapevolezza della fobia e panico che altrimenti sarebbero scaturiti. Purtroppo anche a livello locale sono circolate notizie non rispondenti alla verità e ciò ha alimentato la psicosi. A Maenza abbiamo una concittadina tornata da un Comune vicino Lodi, subito fuori dalla zona rossa. Ci ha avvisato ma non ha sintomi, ma c'è chi si è preoccupato. Mi sento di tranquillizzare tutti e di diffondere il più possibile le norme di prevenzione e precauzione.

PRIVERNO - Anna Maria Bilancia
Probabilmente è per l'enormità dei dati provenienti dalla Cina, circa i contagi e i decessi causati dal coronavirus, che si è diffuso in tutti noi uno stato di grande preoccupazione, anche a causa della facilità con cui oggi circolano le notizie vere e false. Va, però, recuperata la tranquillità perché le misure di prevenzione e contenimento adottate dalle autorità competenti, se da una parte hanno consentito di individuare numerosi casi di persone contagiate, tanto da creare paura, dall'altra sono fortemente tutelanti della nostra salute. Forse se non fossero state attivate, come è successo in altri Paesi europei, i numeri dei contagi sarebbero minori e ci sarebbero stati meno contraccolpi non solo emotivi, ma anche economici, ma quando di mezzo c'è la salute delle persone è doveroso non trascurare nulla. Ben vengano, quindi, dall'alto, le indicazioni, perfino le ordinanze, per uniformare i comportamenti, per orientare chi ha compiti di gestione dei sistemi di prevenzione e sicurezza, per tranquillizzare le popolazioni. Ottimo come sempre si sta mostrando il lavoro del nostro sistema sanitario; anche il lavoro di informazione delle reti nazionali sta fornendo un ottimo servizio contrariamente a una parte di stampa che invece crea un grave allarmismo