Un'iniziativa alquanto singolare, ma con un obiettivo importante. Dove i destinatari sono soprattutto le future generazioni e dove lo sguardo è rivolto oltre i confini e quindi all'Europa. Punto di partenza: Ventotene.

La giunta comunale dell'isola, infatti, ha espresso l'intenzione di conferire la cittadinanza onoraria a un burattino.

Sì proprio così: un riconoscimento a "Fagiolino", il burattino che lotta contro i potenti e i soprusi, sempre in difesa dei deboli e che soprattutto non ha paura di lottare per le proprie idee. Un burattino che già fa parte della storia dell'isola: è con esso, infatti, che Ernesto Rossi (uno dei padri dell'europeismo, in quanto insieme ad Altiero Spinelli ed Eugenio Colorni, scrisse il Manifesto "Per una Europa libera e unita), quando era confinato a Ventotene riusciva a comunicare. Burattini che Rossi costruiva con le sue mani o disegnava. La cittadinanza onoraria al burattino è solo una tappa di un percorso avviato dall'amministrazione comunale in sinergia con la Fondazione Famiglia Sarzi, che con quei burattini sta portando l'eredità di Rossi nelle scuole italiane, con spettacoli incentrati proprio sugli anni del Confino a Ventotene. Già a novembre scorso nell'ambito del progetto "Anno Memorabile" Mauro Sarzi è stato con gli studenti della Scuola Altiero Spinelli a Ventotene. Poi è stata firmata una convenzione tra il Comune e la Fondazione Sarzi per attività che riguarderanno l'educazione dei giovani sul tema il superamento del Confino. Infine la proposta di conferire la cittadinanza onoraria al burattinaio. Una proposta che ha già ricevuto l'approvazione della giunta ed ora attende la decisione del Consiglio comunale.

«Sono tre gli elementi di rilevanza di questo progetto - hanno detto il sindaco Gerardo Santomauro ed il delegato per progetti strategici e progetti per l'Europa, Renato Di Gregorio -. In primis portare nei processi educativi dei giovani una metodologia che fa formazione sui personaggi che hanno dato un contributo alla costruzione dell'Europa ed al superamento del processo della privazione della libertà e del confino. Secondo, portare Ventotene fuori dall'isola. Quindi portare insieme a "Fagiolino" anche Ventotene in tutte le città italiane. Terzo: introdurre nell'insegnamento il meccanismo della formazione-intervento, facendo anzichè un'operazione di trasmissione e memorizzazione, un'operazione di progettazione. Anzichè parlare della storia, fare progetti di storia. Un esempio? Organizzare spettacoli con e su Fagiolino significa fare ricerca e approfondimento e conoscere la storia».