Più di qualcuno ha fatto notare con una battuta che i cani si sono moltiplicati. Complice l'emergenza del Covid 19, una tra le scuse più gettonate dai trasgressori che vengono fermati dalle forze di polizia, è quella di portare il cane a fare una passeggiata, anche se il domicilio è lontano. Portare il cane in giro è una necessità ma c'è anche chi prova a fare il furbo hanno notato in questi giorni le forze dell'ordine.
Le esigenze di chi ha un animale sono moltissime ma per tanti possono rappresentare un prezioso assist per una passeggiata in una città deserta e restare fuori casa il più a lungo possibile. In questi giorni con i controlli che sono strettissimi, chi sbaglia paga e così tra le giustificazioni di chi è stato fermato ce ne sono alcune che lasciano a bocca aperta. Nel caso di un automobilista ad esempio che aveva sconfinato comune di oltre 40 chilometri, la risposta è stata che stava andando a fare la spesa in quel supermercato perchè i prodotti erano in offerta. Poteva andare bene un mese fa, adesso non più e giù un verbale.
Un altro automobilista, sorpreso mentre prendeva la strada del mare verso Rio Martino, ha spiegato alle forze dell'ordine che a causa degli attacchi di asma aveva bisogno di iodio e quindi era necessario la brezza marina per motivi di salute. Peccato che non avesse al momento della richiesta un certificato medico. «Mi dispiace, l'ho lasciato a casa».
Ma c'è anche chi è stato fermato con il cane in auto per andare al mare e ha riferito che ha portato il cane per una passeggiata «lontana» e a distanza di molti chilometri da casa perché altrimenti in zona si sarebbe stressato.
Oltre agli automobilisti anche i passanti sono stati multati. E' il caso di due persone che si sono allontanate troppo dalle rispettive abitazioni: dovranno pagare una multa.
Anche in questo caso un uomo che era andato a portare il cane a passeggio è stato fermato e non si era reso conto che aveva camminato troppo. Il prezzo? 206 euro.
E' scattata una denuncia penale infine nei confronti di un uomo di 32 anni di Latina, fermato dai carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Latina e che non ha saputo giustificare la sua presenza all'altezza di Capo Portiere. Nei confronti dell'uomo il reato contestato è la violazione dei decreti della Presidenza del Consiglio dei Ministri per contenere il contagio.