Più di un ponte, tra Formia, Gaeta e Minturno, richiede interventi urgenti per le condizioni critiche in cui si trova. Subito dopo la tragedia di Genova, con il crollo del ponte Morandi, scattò subito l'allarme, e fece tornare di attualità la situazione di alcuni viadotti presenti nel Golfo, come il Tallini a Formia e a Sant'Agostino. Quest'ultimo che corre sulla Flacca, e rientra tra i Comuni di Gaeta e Itri, è un'arteria nota per il suo traffico pesante. Il primo, attraversa la litoranea, e si trova nel cuore della città di Formia, collega via Vitruvio con la zona portuale. Sul ponte Tallini nel tempo, molti esponenti politici sono intervenuti invocandone la chiusura. Tra i vari progetti discussi, c'è quello dell'abbattimento di questo ponte realizzato oltre 50 anni fa e negli anni è stato sì, oggetto di vari interventi ma le sue condizioni attuali però necessitano di lavori più strutturali. Per alleggerire peso e sollecitazioni è stato, in particolare, impedito il transito di automezzi pesanti e insediato il divieto di sosta, che tra mille limiti di rispetto, ha diminuito nettamente il carico sul ponte, rendendolo ancora utilizzabile. La pericolosità del Ponte Tallini è venuta fuori proprio in occasione della festività patronale di San Giovanni Battista, quando venne l'interdetto in maniera totale, e quindi sia veicolare che pedonale. Nell'ordinanza del comando di polizia locale infatti si faceva riferimento alla una nota del dirigente del settore tecnico, che giustificava la chiusura «in via prudenziale a tutela della pubblica incolumità».

Insomma era troppo rischioso concentrare su quel ponte auto e soprattutto persone, poiché su quel cavalcavia - come da tradizione - proprio in occasione della festa ci passano e sostano centinaia e centinaia di formiani e turisti che prendono parte o assistono alla particolare processione a mare di San Giovanni. Da quel ponte si gode una vista suggestiva sul molo Azzurra da dove il Santo si imbarca su un peschereccio e viene accompagnato nelle acque del Golfo. Un momento molto sentito dai fedeli che negli anni scorsi si sono sempre ritrovati presso il ponte ad aspettare il Santo. Quest'anno, però non è dato sapere, quali saranno le decisioni in merito, dato che la situazione rispetto allo scorso anno è rimasta invariata.

Formia però conta altri due ponti finiti nella lente di ingrandimento per quanto riguarda la loro condizione preoccupante, e si tratta del ponte all'altezza della torre di Mola e il viadotto sospeso su via Tonetti, la strada che collega Rialto alla pineta di Vindicio. L'altro ponte finito sotto la lente di ingrandimento, quello di Sant'Agostino. Su questo erano stati previsti dei rilievi del Comune con l'Astral con sopralluoghi con l'utilizzo di droni per avere una visione complessiva della situazione. Anche per questo si è in attesa dei risultati e degli interventi.

Il caso del Garigliano
Un'altra questione non meno allarmante è invece la chiusura ormai risalente a duecento giorni fa del vecchio ponte del Garigliano. Era il 29 agosto, infatti, quando l'Anas dispose l'interdizione al traffico su questo viadotto. La causa come è nota fu un incidente: un giovane, alla guida di un'autovettura, si schiantò contro i tiranti della struttura. Uno dei tiranti fu tranciato completamente, mentre un altro fu danneggiato. L'intervento dei tecnici dell'Anas e dei vigili del fuoco accertò che il ponte non offriva più la sicurezza alle auto in transito e quindi fu decisa la chiusura. Tra l'altro, da successivi controlli, furono notati degli altri ammaloramenti che, comunque, comportavano un intervento più impegnativo. E intanto le auto che dalla via Appia sono dirette verso il casertano e viceversa, da allora non possono più transitare dal ponte che sovrasta il fiume Garigliano. L'Anas diffuse una nota nella quale comunicava che la "strada statale 7 "Via Appia" (vecchio tracciato) è chiusa in entrambe le direzioni in corrispondenza del ponte sul fiume Garigliano a Minturno, in provincia di Latina, in prossimità del confine con la provincia di Caserta. Il traffico è deviato sulla variante adiacente (SS7var Formia-Garigliano).

Una chiusura lunga che ha scatenato la rabbia dei commercianti e degli abitanti che risiedono intorno al vecchio ponte. Gli stessi operatori commerciali e i cittadini non riescono ad avere date certe e l'estate non è poi troppo lontana. «Per effettuare i lavori - avevano affermato commercianti e residenti- ci vorrà del tempo e l'Anas, al di là delle rassicurazioni, non sembra accelerare più di tanto le procedure o almeno se lo sta facendo, non informa le amministrazioni interessate. Come possiamo programmare una stagione estiva su una strada, come la via Appia, dove non transitano più le auto, in quanto sono costrette a percorrere la Variante Formia-Garigliano? Come è possibile che a distanza di sei mesi si continua a vivere questa condizione di incertezza? Non ce la facciamo più e a breve saremo costretti a prendere decisioni drastiche». Chiaro il riferimento alla chiusura delle attività, con conseguente licenziamento del personale. Già alcune attività hanno dovuto rinunciare all'apporto di lavoratori, per il crollo degli affari. Qualche tempo fa è stato fatto un sopralluogo, a cui hanno partecipato i tecnici dell'Anas in presenza di una rappresentanza del Comune e si è in attesa di decisioni.