Il comune ha detto "no" alle richieste di Ipogeo, gestore del cimitero di Latina: per l'amministrazione il regolamento non ha validità retroattiva. A comunicarlo sono Codacons e Federconsumatori. "Il mancato riconoscimento della retroattività del Regolamento, approvato in bozza nel 2009 agli esordi della gestione, comporta una serie di conseguenze molto importanti - spiegano le due associazioni di consumatori - La principale è la durata minima delle concessioni cimiteriali delle sepolture fino al 10 maggio 2009 che si conferma a 60 anni. Altrettanto importante è il blocco alle richieste di estumulazioni inoltrate da Ipogeo nei confronti di coloro che non hanno accettato di rinnovare le concessioni trentennali come richiesto. Analoga sorte ha subito il canone di manutenzione di cui si richiede la sospensione analogamente al blocco di "tutte le attività volte alla liberazione delle sepolture nei confronti degli utenti che rientrano nelle fattispecie sopra individuate". Interessante anche il capoverso che dice "Ciò posto, si invitano le Associazioni [dei consumatori] in indirizzo a rassicurare i propri assistiti anche rispetto alle comunicazioni di avvio del procedimento di liberazione e a non tener conto delle missive di senso contrario che fossero inviate dal concessionario", parole che dovrebbero rasserenare alquanto i cittadini. L'assessore Ranieri, che ha fortemente cercato lo sblocco della vertenza, ha comunque dichiarato la migliore disponibilità a trovare una soluzione definitiva e globale al contenzioso procedendo con una revisione della concessione tenendo conto anche degli effetti sul Piano Economico Finanziario delle decisioni conseguenti al pronunciamento odierno. A questo fine potrà essere molto utile l'attivazione del Tavolo Tecnico previsto dal Protocollo sottoscritto tra Comune e Associazioni dei consumatori in maniera da costituire un efficace legame con la cittadinanza".