Hanno giocato fianco a fianco nella Juniores nazionale del Latina calcio con la quale vinsero il titolo di categoria e poi con l'Aglianese e il Baracca Lugo in serie D. Un'amicizia storica che ha dato i suoi frutti anche in questa emergenza dovuta al Coronavirus Covid-19, perché quando il 42enne Gianluca Viscido, radiologo all'ospedale Santa Maria Goretti di Latina e attuale allenatore delle giovanili dell'Atletico Latina, ha rivolto un appello sui social per trovare qualcuno disposto a fornire del materiale di protezione individuale per gli operatori sanitari, ecco che la risposta del 44enne Giorgio Minieri, allenatore fondano che ha guidato tra le altre le formazioni di Terracina e Itri, non si è fatta attendere: mille mascherine per gli addetti ai lavori dell'ospedale del capoluogo.
«A dire il vero sono stati mia moglie Giovanna e suo padre Luigi a passare all'azione con la loro società "Verde Oro Oil Company" di Priverno - ha ammesso Minieri che ha consegnato personalmente lo scatolone con le prime 600 mascherine all'amico Viscido a cui seguirà a breve l'altro con le restanti 400 -. Io ho fatto soltanto da tramite perché non potevo non fare qualcosa per l'amico Gianluca e per i suoi colleghi del Goretti. In questo momento è indispensabile dare un contributo, se possibile, a quanti stanno lottando in prima linea contro questo virus devastante. In questo caso l'azienda di mio suocero ha pensato di donare una buona parte di mascherine che sono arrivate in Italia grazie a un cliente cinese. Ma è stata mia moglie Giovanna ad attivarsi subito per fare in modo che la consegna avvenisse e soprattutto nel più breve tempo possibile».
Grande, naturalmente, la soddisfazione di Gianluca Viscido, apparso visibilmente emozionato al momento della consegna delle mascherine da parte dell'amico ed ex compagno di spogliatoio: «Ringrazio di cuore Giorgio e la sua famiglia per il sostegno - ha detto Viscido -. Quando mi hanno chiamato per dirmi che le prime 600 mascherine erano pronte per essere portate al Goretti non ho potuto trattenere le lacrime. Siamo tutti sulla stessa barca e dobbiamo remare tutti insieme perché solo unendo le forze usciremo da questo incubo. Ringrazio anche le forze dell'ordine per averci dato l'autorizzazione per la consegna».